GrandUP! IMPACT Imprese, prosegue il percorso di accelerazione in provincia di Cuneo

La “classe” del 2022 è stata selezionata! Si tratta di 12 realtà della provincia di Cuneo, attive in ambiti diversi e con progetti differenti che hanno però tutte un’obiettivo comune: quello di generare impatto sociale concreto, intenzionale e misurabile, per coinvolgere la comunità e incentivare la partecipazione attiva dei cittadini. 

La nuova edizione di GrandUP! IMPACT Imprese è iniziata a fine marzo e proseguirà nel corso dei prossimi mesi. In queste prime giornate con i nostri esperti, i team stanno acquisendo conoscenze e competenze in ambito di Impact Design, e nello specifico con moduli su: analisi del problema sociale, Teoria del Cambiamento e definizione degli obiettivi d’impatto, disegno sistemico del progetto, Value Proposition e User Experience, analisi di mercato, competitor e benchmark.

Continuiamo a conoscere alcuni dei partecipanti a questa edizione 2021-2022!

SPAZIO AUT

Centro abitativo/terapico per persone con autismo con approccio lifespan (che assista in maniera continuativa anche in età adulta).

1In cosa consiste il vostro progetto?

Creare un luogo fisico adatto alle caratteristiche peculiari dello spettro autistico, co-progettato con persone autistiche, immaginando le caratteristiche di ogni spazio come stimoli-risorsa alle attività. All’interno di questa struttura i ragazzi potranno accedere a servizi creati e plasmati sulla loro persona con l’obiettivo di implementare le autonomie relazionali e sociali, in vista di una vita quanto più autonoma possibile.

2Quale impatto vi immaginate il vostro progetto possa generare?

Far nascere un Centro specializzato in cui le persone possano lavorare attraverso dei percorsi individualizzati sulle proprie risorse, trovare sostegno per le proprie famiglie e generare autonomia ha una ricaduta sul territorio in termini di sensibilizzazione e conoscenza.

Facendo riferimento al concetto di Qualità di Vita definito dall’OMS i nostri interventi opereranno sulla possibilità di poter apprendere e raggiungere il maggior grado possibile di autonomia, nonché di incentivare e agevolare l’integrazione e l’inclusione delle persone autistiche nella nostra comunità. 

3Come è nata la vostra idea?

La nostra idea è nata dal lavoro con i bambini e ragazzi autistici e le loro famiglie e dalla lettura dei bisogni del territorio. Attualmente le famiglie intraprendono percorsi di riabilitazione presso le ASL di riferimento e interventi educativi attraverso il servizio sociale ma man mano che i ragazzi crescono questi diminuiscono o si interrompono. Non sono presenti servizi o realtà che si rivolgo in maniera specifica alle persone autistiche, in un’ottica abilitativa e non solo riabilitativa

WALDEN – FORESTE A FORMA DI FUTURO

Piattaforma digitale gestione forestale partecipata: gestione delle foreste, vendita prodotti (legno funghi castagne), servizio offset carbonio, servizi didattici. Finanziamento tramite: pledge/stewardship, “quasi equity” e carbon mining.

1In cosa consiste il vostro progetto?

Facendo leva su associazionismo fondiario e lo sviluppo di reti pubblico private, Walden intende avviare una piattaforma di gestione forestale partecipata. Crediamo fortemente negli obiettivi di sviluppo sostenibile: contribuiamo alla transizione verso una bioeconomia circolare attraverso la gestione sostenibile delle risorse naturali, la fornitura di servizi energetici smart ed il coinvolgimento attivo delle comunità locali.

Le radici delle nostre attività sono rappresentate dal lavoro con le comunità locali, il ricorso a soluzioni innovative e l’attenzione verso la sostenibilità ambientale, economica, sociale e culturale.

2Quale impatto vi immaginate il vostro progetto possa generare?

Gli obiettivi generali sono quelli di migliorare la gestione delle foreste coinvolte nel progetto in ottica di maggiore sostenibilità, valorizzare il patrimonio di varietà locali tradizionali di castagna, generare occupazione e introdurre un nuovo servizio per le società che intendono compensare il proprio impatto ambientale.

3Come è nata la vostra idea?

Abbandono e climate change hanno impatti crescenti sull’equilibrio di foreste e pascoli. Impatti che le comunità sono raramente in grado di affrontare per mancanza di competenze e, spesso, di sensibilità. Ne consegue una perdita di biodiversità (naturale, alimentare, culturale), paesaggio e dei servizi ecosistemici, oltre a un ostacolo alla rivitalizzazione delle aree montane. Anche il mondo delle imprese fatica a compensare le emissioni prodotte ed effettuare investimenti “green”. 

Crediamo che il futuro dei nostri territori passi attraverso la diffusione di sistemi energetici rinnovabili, la migliore gestione delle risorse agroforestali e la valorizzazione delle filiere ad esse legate e lavoriamo per realizzare tutto questo. 

DEBLOGBROTHERS

Piattaforma digitale di matching per coltivare relazioni con un partner intellettuale.

1In cosa consiste il vostro progetto?

DeBlogBrothers è il progetto per costruire una piattaforma innovativa su cui coltivare una relazione intellettuale con il Brother. Il Brother è una persona di fiducia che aiuta a esprimerci nella maniera più efficace possibile e le sfere prese in considerazione sono la Fotografia, la Scrittura e le belle arti.

I problemi che vogliamo risolvere derivano dalla consapevolezza della dispersione delle piattaforme digitali esistenti e della superficialità delle relazioni umane che si creano su queste piattaforme.

2Quale impatto vi immaginate il vostro progetto possa generare?

Una maggiore valorizzazione dei talenti e delle idee di valore, che possa portare alla pubblicazione di nuovi libri, esposizione di mostre a tema a stampo culturale, nascita di salotti intellettuali.

3Come è nata la vostra idea?

Dalla voglia dei due co-founder di dare la possibilità agli appassionati di Fotografia e Scrittura di seguire e coltivare una relazione arricchente. 

BARICENTO. CAFFÈ, CULTURA, COMUNITÀ

Creazione di un laboratorio di comunità, nel quale convergeranno idee e pratiche partecipative per il territorio. Si propone come “sentinella” sociale del territorio.

1In cosa consiste il vostro progetto?

Baricentro vuole essere una “sentinella” sul territorio, punto d’ascolto e di incontro per residenti, cittadini, imprese, associazioni, enti pubblici e privati. Un luogo anche fisico, una casa in cui la comunità possa esprimersi e partecipare attivamente alla costruzione di benessere sociale sul territorio.

2Quale impatto vi immaginate il vostro progetto possa generare?

Speriamo di poter generare lavoro e cultura, mettendo le basi per un territorio che possa aiutare i giovani a costruirsi un futuro senza dover partire per le grandi città. “Baricentro” vuole diventare un vero e proprio laboratorio di comunità. Grazie alla cooperazione tra cittadini, imprese, enti, speriamo di sviluppare maggior coesione sociale e capacità di offrire risposte pratiche alle esigenze degli stessi attori sociali coinvolti.

3Come è nata la vostra idea?

L’idea nasce da un primo questionario delle priorità somministrato alla cittadinanza per valutare le criticità e le opportunità del nostro territorio. Si sono riscontrate diverse criticità su ambiti diversi (politiche giovanili, assistenziali, sanità, cultura, turismo e lavoro) che sono state raccolte all’interno del grande calderone di Baricentro. Un posto aperto a tutti senza discriminanti e in cui possano operare le tante associazioni del territorio.

L’offerta del programma

Il programma di accelerazione di conoscenza è promosso dalla Fondazione CRC in collaborazione con SocialFare nell’ambito del progetto GrandUP!. Il percorso offre non solo un ampio ventaglio di opportunità di approfondimento e formazione, ma anche di condivisione di competenze. Una ricetta di successo: fra il 2018 e il 2021 abbiamo infatti accelerato 30 team, molti dei quali hanno proseguito il loro percorso di crescita, dando vita a progetti di impresa che generano oggi un impatto sociale significativo su scala locale e/o nazionale.

 

Per approfondire:

Turismo sostenibile e Innovazione: un programma per startup e PMI

Nuove sfide plasmeranno il modo di affrontare la sostenibilità nei prossimi anni. Anche, e soprattutto, se parliamo del comparto turistico italiano ed europeo. 

EU ECO-TANDEM è un progetto co-finanziato dall’Unione Europea volto a supportare le medie, piccole e micro imprese del settore turistico nell’acquisizione di nuove competenze per innovare i loro servizi, prodotti e processi verso soluzioni più eco-sostenibili.

Al cuore del progetto l’EU ECO-TANDEM Biz Programme, che mette al centro la cooperazione in tandem delle PMI e startup del settore turismo per individuare soluzioni innovative per rendere più “verde” la filiera del turismo. Attraverso un percorso di matchmaking, 30 startup e 30 PMI verranno abbinate per lavorare insieme ad un Piano di Azione: un documento chiave nel quale verranno illustrate le azioni da mettere in atto per affrontare una delle 5 eco-sfide identificate nel Bando di Partecipazione.

Ai tandem che avranno individuato le soluzioni più innovative ed ecosostenibili verrà assegnato un finanziamento (fino a 6500 € per impresa/ startup turistica) per la realizzazione dei piani d’azione condivisi.

L’offerta del programma EU ECO-TANDEM include:

  • opportunità di formazione
  • opportunità di accesso ad un grande network europeo di partner e innovatori
  • possibilità di beneficiare di micro-finanziamenti

che potranno aiutare le imprese ad allinearsi alle politiche del GreenDeal e del PNRR, a migliorare la propria offerta secondo un approccio più sostenibile e, dunque, a competere meglio sul mercato internazionale.

C’è tempo fino al prossimo 1 giugno 2022 per potersi candidare alla call

Sei interessatə a partecipare e vorresti saperne di più? O forse stai già preparando la tua candidatura e hai delle domande? Il partner italiano SocialFare | Centro per l’Innovazione Sociale ha organizzato un evento Q&A online: trovi qui le slide con tutte le informazioni relative alla call e alla candidatura!

Impact Mountain School: cercasi nuovi imprenditori per la montagna

6 giornate di formazione, confronto e approfondimento per far crescere o avviare la tua idea imprenditoriale nelle aree interne!

Sono aperte le iscrizioni alla GrandUP! Impact Mountain School: 6 giornate nell’antica borgata di Ostana (CN), dal 19 al 24 luglio 2022, dedicate a chi desidera progettare un futuro di vita, lavoro e impresa in montagna, per generare impatto sociale e nuova economia nelle aree interne.

L’iniziativa è della Fondazione CRC in collaborazione con SocialFare ed è aperta ad un massimo di 20 partecipanti con un progetto da avviare/sviluppare e provenienti da tutta Italia.

È possibile candidarsi fino al 31 maggio 2022: scopri a seguire tutti i dettagli!

ragazzi che camminano su un sentiero

La 2° edizione della GrandUP! IMPACT Mountain School si svolgerà dal 19 al 24 luglio 2022 ad Ostana (CN), antica borgata ai piedi del Monviso oggi ripopolata grazie ad alcuni interventi di rigenerazione e cura del patrimonio architettonico locale, così restituito alla comunità.

La School prevede un intenso programma di incontri, momenti di formazione e confronto in cui i partecipanti potranno sperimentare strumenti e approcci di Social Impact Design e Innovazione Sociale e acquisire competenze utili ad avviare e far crescere la propria idea imprenditoriale, approfondire gli aspetti di sostenibilità (sociale, ambientale, economica) e fare rete.

DOVE

Le attività si realizzeranno prevalentemente presso le strutture del Rifugio La Galaberna ad Ostana (CN), centro sportivo e culturale immerso nella natura e punto di partenza per percorsi di scoperta del territorio.

COSA

Il programma, suddiviso nelle 6 giornate, prevede:

  • sessioni di formazione con esperti di Innovazione Sociale e imprenditorialità a impatto
  • workshop di progettazione (product/service design)
  • strumenti per costruire il modello di business e la sostenibilità economica del progetto
  • talk e momenti di confronto anche 1to1 con esperti
  • testimonianze di esperienze di vita, lavoro e impresa in montagna
  • casi di successo imprenditoriali e di valorizzazione del territorio 

Al termine della settimana di formazione la Fondazione CRC assegnerà una premialità ad un massimo di 2 fra i progetti partecipanti, selezionati da un panel multidisciplinare di esperti.

PER CHI

La Impact Mountain School è aperta a un massimo di 20 partecipanti da tutta Italia (10 posti sono riservati a persone provenienti dalla provincia di Cuneo). Possono candidarsi persone con una progettualità da avviare o sviluppare finalizzata a generare nuova economia e impatto sociale positivo nelle aree interne. 

Saranno selezionate soluzioni innovative o idee di impresa che rispondano a una delle seguenti sfide montane, volte a creare:

  • nuova comunità: promozione di progetti o servizi realizzati dalla comunità in favore della collettività
     
  • nuovo abitare: valorizzazione del patrimonio pubblico/privato locale e delle peculiarità territoriali per favorire l’insediamento stabile nelle aree interne e forme di turismo sostenibile
     
  • nuova biodiversità: valorizzazione del patrimonio naturale esistente, della storia e tradizione del territorio
     
  • nuova prossimità: promozione di progetti o servizi che soddisfino in modo efficiente, efficace e innovativo i bisogni essenziali delle comunità locali.
     

COME PARTECIPARE

Leggere attentamente la Presentazione e il programma disponibili a questo link. La candidatura va compilata online entro le ore 23.59 del 31 maggio 2022.

CONTATTI

Per ogni dubbio ulteriore puoi scrivere a info@grandup.org: gli esperti di SocialFare risponderanno alle tue domande e ti supporteranno nella candidatura.

Innovazione sociale nella provincia di Cuneo: riparte GrandUP! IMPACT Imprese

La sfida per il 2022: coinvolgere la comunità e incentivare la partecipazione attiva dei cittadini. Ecco su cosa saranno impegnati i progetti che hanno preso parte alla nuova edizione di GrandUP! IMPACT Imprese, il programma di accelerazione di conoscenza promosso dalla Fondazione CRC in collaborazione con SocialFare nell’ambito del progetto GrandUP! Siamo curios* di vedere come cresceranno nei prossimi mesi!

I moduli di formazione

In queste prime giornate con i nostri esperti, i team stanno acquisendo conoscenze e competenze in ambito di Impact Design, e nello specifico con moduli su: analisi del problema sociale, Teoria del Cambiamento e definizione degli obiettivi d’impatto, disegno sistemico del progetto, Value Proposition e User Experience, analisi di mercato, competitor e benchmark.

[Qualche foto durante la prima giornata di formazione]

L’offerta del programma

Il programma offre non solo un ampio ventaglio di opportunità di approfondimento e formazione, ma anche di condivisione di competenze. Una ricetta di successo: fra il 2018 e il 2021 abbiamo infatti accelerato 30 team, molti dei quali hanno proseguito il loro percorso di crescita, dando vita a progetti di impresa che generano oggi un impatto sociale significativo su scala locale e/o nazionale.

Ma iniziamo a conoscere alcuni dei partecipanti a questa edizione 2021-2022! 

 

BUN DA MANGè

Un ponte tra scuola e lavoro per studenti ed ex studenti con disabilità: co-housing, gestione di eventi, produzione e confezionamento di prodotti alimentari, gestione alberghiera e attività agricola attraverso la gestione di beni confiscati.

1In cosa consiste il vostro progetto?

Creare opportunità di lavoro per ragazzi con disabilità attraverso la creazione di un servizio di catering inclusivo. Vogliamo rispondere al problema dell’inserimento lavorativo di ragazzi/e con disabilità in strutture ricettive: non sempre i ritmi di lavoro sono adatti alle loro esigenze e capacità, le strutture in cui poter lavorare diventano quindi inaccessibili. Con il servizio catering “BunDaMangè” si può creare un ponte tra scuola e lavoro per ovviare a questa problematicità.

2Quale impatto vi immaginate il vostro progetto possa generare?

Innanzitutto, speriamo che la nostra iniziativa possa stimolare la nascita di progetti simili. Crediamo anche che questo progetto possa portare alla soluzione del problema “del dopo di noi” e della residenzialità dei ragazzi con disabilità, generando benessere per questi studenti e le loro famiglie. Ma non solo,vogliamo immettere nel territorio nuove risorse per la comunità e diffondere buone pratiche.

3Come è nata la vostra idea?

Nasce dopo aver preso coscienza che il settore turistico alberghiero della provincia di Cuneo mostrava delle difficoltà ad inserire lavoratori con disabilità.

 

BIRRE DI CONFINE

Promozione e creazione di pacchetti turistici che colleghino attività di scoperta della filiera della birra al territorio circostante.

1In cosa consiste il vostro progetto?

Birre di Confine vuole creare percorsi turistici di scoperta del territorio lungo la filiera dei birrifici artigianali, integrando la produzione artigianale al contesto storico, culturale e naturale, superando i confini dei luoghi comuni e unendo le vecchie tradizioni con quelle nuove. L’obiettivo è quello di creare un modello di turismo sostenibile che unisca cultura, storia e enogastronomia.

2Quale impatto vi immaginate il vostro progetto possa generare?

Vorremmo che le piccole realtà prendessero coscienza del loro potenziale attrattivo e che, collaborando con altri attori, possano capire di avere un richiamo molto ampio. Superando i campanilismi e vedendosi parte di un percorso di insieme, i protagonisti del territorio dovrebbero superare la tipica ritrosia dei nostri luoghi per aprirsi ad un nuovo modo di valorizzare la propria attività e il proprio territorio.

La scoperta di punti di interesse meno noti distribuiti in zona invoglierebbe i turisti a tornare e ad ampliare la loro visita, vedendo il territorio della provincia come una rete di punti di interesse capaci di dare un’offerta turistica completa. Il progetto potrebbe aiutare quindi le realtà locali a comprendere il loro potenziale turistico se inserite in una rete. Infine, la creazione di interesse intorno a realtà agricole con produzioni relativamente piccole e dedicate a specifici settori potrebbe portare a una maggiore attenzione verso forme di agricoltura più sostenibili e variegate.

3Come è nata la vostra idea?

Collaborando con vari birrifici e portando personalmente amici a visitare il territorio ci siamo resi conto di come questo potenziale elevatissimo e interessante non fosse veicolato in un offerta turistica complessiva.

 

PUNTOZER.0

Un e-commerce di prodotti sostenibili e da artigianato locale.

1In cosa consiste il vostro progetto?

Il progetto puntozer.0, tramite la diffusione (vendita e produzione) di prodotti di consumo alternativi in chiave eco-sostenibile, corsi e strumenti dedicati (workshop, comunicazione, networking, divulgazione), ha l’obiettivo di fornire i mezzi e la possibilità di vivere in maniera più responsabile, consapevole e a basso impatto ambientale.

2Quale impatto vi immaginate il vostro progetto possa generare?

Miglioramento dell’impatto ambientale, della conoscenza e della sensibilità sul tema trattato (sia del singolo, che della rete e del territorio connessi al progetto) attraverso lo sviluppo di collaborazioni per la promozione dell’artigianato locale; accessibilità e inclusività dei percorsi didattico-formativi nonchè dei prodotti commercializzati; informazione e diffusione di contenuti a tema sostenibilità. Ci auguriamo che tutto questo porti a una maggiore presa di coscienza e conoscenza delle tematiche relative alla sostenibilità. 

3Come è nata la vostra idea?

Dal bisogno di agire per aiutare il pianeta guidando le persone nella transizione ecologica.

 

MYREMUS

Una soluzione digitale per la fruizione di musei da parte delle scuole.

1In cosa consiste il vostro progetto?

myReMuS crea un ponte fra scuola e museo: affianca la narrazione del prezioso patrimonio culturale italiano alla didattica nella scuola. Con myReMuS il museo partecipa all’educazione di bambini e ragazzi anche quando non possono visitarlo e li accompagna in un viaggio attraverso collezioni, aree archeologiche e paesaggistiche di tutta Italia. Il museo è un’istituzione per tutti e myReMuS rispetta questo valore con contenuti inclusivi, innovativi e interdisciplinari. 

2Quale impatto vi immaginate il vostro progetto possa generare?

Attraverso il progetto myReMuS gli studenti potranno imparare, divertirsi, conoscere e acquisire consapevolezza del patrimonio culturale. myReMuS scommette sul futuro: le nuove generazioni capiranno la grande importanza di piccoli e grandi musei e vorranno interagire in modo diretto con queste realtà, facendone parte e imparando a valorizzarli. 

La scuola e il museo avranno l’opportunità di consolidare un rapporto costante, sinergico e ottimo per i fini educativi. 

3Come è nata la vostra idea?

myReMuS nasce nell’autunno 2020 quando, dopo i primi mesi dallo scoppio della pandemia, in ambito museale si è avvertita sempre più l’esigenza di un sodalizio più strutturato e costante fra scuola e museo. Pensando alle potenzialità del digitale ed avvalendosi di una solida progettazione didattica è nata l’idea di un servizio educativo per la scuola che si avvale della partecipazione attiva dei musei italiani.

 

 

Ecco altri articoli che potrebbero interessarti:

Il Design Thinking, nuovo alleato per la tua impresa: entra nella sperimentazione DesAlps!

 

Cos’è il Design Thinking e cosa può fare per la tua impresa?
Cogli questa opportunità per scoprirlo!

Entrando nella sperimentazione DesAlps* potrai:

  • trasformare le criticità della tua azienda in sfide
  • scoprire un approccio progettuale innovativo per affrontarle
  • partecipare ai workshop tematici
  • ricevere i tool kit per mettere in pratica il metodo appreso coinvolgendo i tuoi colleghi
  • lavorare con un team di esperti su una progettualità specifica della tua azienda
  • confrontarti con i professionisti DesAlps in una sessione di coaching dedicata alla tua azienda

* DesAlps è un progetto finanziato dall’Unione Europea volto a supportare l’innovazione delle imprese dell’arco alpino attraverso l’approccio Design Thinking (maggiori info).

Chi può entrare nella sperimentazione?

Possono candidarsi piccole e medie imprese (PMI) piemontesi.
La partecipazione è gratuita, i posti sono limitati.

Compila il modulo di candidatura

 Candidature entro il 12/12/2018
Info: desalpstorino@gmail.com

 

Quali opportunità per chi partecipa?

Ad ogni impresa inserita nella sperimentazione sarà offerto:

  • 1 workshop tematico (tra i 4 a seguire) scelto in base alla sfida che intendi affrontare
  • 1 coaching one to one su un progetto specifico della tua azienda

workshop tematici sono sessioni dedicate alla conoscenza e alla sperimentazione degli strumenti del Design Thinking (DT): 4 ore di workshop progettato ad hoc e condotto da esperti per esplorare questo nuovo approccio insieme ad altre PMI piemontesi.

I temi previsti:

Ideazione di nuovi prodotti e servizi
Mercoledì 19 dicembre | 09:30 – 13:30

Innovazione di prodotti e servizi esistenti
Mercoledì 19 dicembre | 14:30 – 18:30

Organizzazione interna e flussi di lavoro 
Lunedì 14 gennaio | 09:30 – 13:30

Conoscenza approfondita dei propri utenti 
Lunedì 14 gennaio | 14:30 – 18:30

I workshop si terranno presso Rinascimenti Sociali in via Maria Vittoria 38, Torino.

Al termine del workshop riceverai un toolkit (strumenti + slide) che ti permetterà di testare il metodo appreso applicandolo ad un progetto della tua azienda. In questa fase potrai coinvolgere i tuoi colleghi e/o gli utenti del tuo prodotto/servizio.

Avrai inoltre a disposizione una sessione di coaching di 30 minuti per confrontarti con gli esperti di DesAlps su risultati e prospettive della sperimentazione (la data della sessione coaching sarà comunicata dopo il workshop).

Chi sceglie il workshop tematico a cui partecipare?

Lo scegli tu!

Nel form di adesione dovrai descrivere brevemente il progetto della tua azienda su cui intendi attivare la sperimentazione e, di conseguenza, il workshop tematico che ritieni possa esserti più utile.

Inoltre, se lo desideri, potrai indicare un 2° workshop di tuo interesse a cui chiedi di partecipare in qualità di uditore.

La partecipazione alla sperimentazione e ai workshop è subordinata a una selezione: dopo il 12/12/18 riceverai un riscontro in merito all’esito della tua candidatura.

 


 Cos’è DesAlps

DesAlps è un progetto sperimentale finanziato dall’Unione Europea nell’ambito del programma quadro Interreg. DesAlps si pone l’obiettivo di supportare il sistema di innovazione dell’arco alpino attraverso l’implementazione del Design Thinking (DT) nei processi decisionali, produttivi e gestionali delle piccole e medie imprese.

Il progetto coinvolge 10 partner (policy maker, esperti di innovazione, rappresentanti delle PMI) in 5 Paesi dell’Unione Europea: Austria, Francia, Germania, Italia e Slovenia.

Cosa prevede il programma DesAlps?

Il programma si svolge nel periodo 2016/19 e si articola in 4 fasi:

  • ricerca sullo stato dell’arte dell’innovazione nelle varie aree coinvolte dal progetto
  • messa a sistema di format e strumenti Design Thinking fra i trainer delle diverse nazioni
  • test della metodologia sulle aziende e di ottimizzazione del modello operativo e dei suoi strumenti (fase attuale)
  • capitalizzazione e diffusione dei risultati, con l’avvio operativo permanente dei Design Thinking Lab

La sperimentazione in atto si avvale del lavoro di mappatura del territorio e dell’attività di co-progettazione che ha visto coinvolto un primo batch di imprese locali: si è così arrivati ad un’analisi approfondita e alla definizione delle esigenze specifiche su cui personalizzare il lavoro previsto nei workshop e i toolkit che saranno messi a disposizione dei partecipanti.

 

La sperimentazione piemontese di DesAlps è curata da:

Città Metropolitana Torino (partner del progetto DesAlps) è un ente territoriale di area vasta, di secondo livello, istituito dalla legge “Delrio”, la n. 56 del 2014, sostituisce a partire dal primo gennaio del 2015 la Provincia.

Experientia (partner tecnico) è un’agenzia di consulenza independente, attiva a livello internazionale, che si occupa di UX.

SocialFare Centro per l’Innovazione Sociale è observer del progetto.

 

Per ogni informazione sulla sperimentazione e sul programma DesAlps puoi scrivere a:

desalpstorino@gmail.com

 

Candidati a entrare nella sperimentazione DesAlps!

Modulo online da compilare entro il 12/12/2018

 

 

Gli studenti di ESCP Europe diventano consulenti per le nostre startup

Leggi anche:

Il Sole24Ore | Gli studenti dell’ESCP Europe diventano (…)
StartupItalia | Gli studenti dell’ESCP Europe diventano (…)
TorinOggi | Gli studenti della business school al fianco delle startup (…)

 

Gli studenti di ESCP Europe diventano consulenti per le start-up

 

Prende il via la terza edizione dei Collective Project: venti team di allievi della Business School lavoreranno fianco a fianco con le imprese selezionate da SocialFare, BTREES e Réseau Entreprendre Piemonte

 

 

Torino, 15 novembre 2018 Imparare ad analizzare i trend di mercato e confrontare i competitor, pianificare campagne di comunicazione e marketing, studiare un prodotto per migliorarne la performance e misurare i risultati: sono solo alcune delle attività che coinvolgeranno gli studenti del programma Bachelor in Management (BSc) della business school ESCP Europe che per cinque mesi lavoreranno come giovani consulenti aziendali fianco a fianco con alcune delle più innovative start-up torinesi. Prende il via la terza edizione dei Collective Project, quest’anno sviluppati in collaborazione con SocialFare, il primo centro italiano interamente dedicato all’innovazione sociale, la media Agency BTREES e la rete di imprenditori Réseau Entreprendre Piemonte.

 

“Learning by doing”, la convinzione che solo la pratica possa davvero rafforzare la conoscenza, è da sempre uno dei metodi d’insegnamento cardine della Business School nata nel 1819, tra le più prestigiose a livello mondiale, e i Collective Project rappresentano un’opportunità per gli studenti di entrare in contatto con realtà imprenditoriali giovani e dinamiche. Al tempo stesso il progetto costituisce per le start-up l’occasione di cogliere intuizioni che possono provenire da giovani in grado di sperimentare nuove soluzioni di business e favorire la loro scalabilità sul mercato.

 

Dalla biomedica al socialeating, dall’energia elettrica ai droni, dalle capsule del caffè ecosostenibili alle piattaforme di job sharing, le aziende coinvolte dai tre partner operano nei settori economici più vari. Venti team lavoreranno a stretto contatto con le 19 start-up selezionate da SocialFare, BTREES e Réseau Entreprendre Piemonte con l’obiettivo di unire formazione manageriale e sviluppo di imprenditorialità. Gli studenti, dotati di strumenti condivisi di Project Management e soggetti a serrate verifiche dell’avanzamento del lavoro per aumentare la loro professionalità, potranno condividere esperienze costruttive e di crescita personale, acquisendo al tempo stesso abilità pratiche, manageriali e di leadership. Dei 118 studenti del Bachelor in Management che partecipano, ben l’82% proviene da 33 Paesi stranieri (Algeria, Austria, Belgio, Brasile, Bulgaria, Canada, Cina, Croazia, Ecuador, Finlandia, Francia, Georgia, Germania, Giappone, India, Iraq, Kosovo, Lettonia, Lussemburgo, Marocco, Norvegia, Polonia, Perù, Repubblica Ceca, Russia, Serbia, Spagna, Svezia, Ucraina, Ungheria, Uruguay, USA, Vietnam) e l’età media dei partecipanti è compresa tra i 19 e i 20 anni. Al termine dell’esperienza formativa, che contribuisce alla valutazione accademica, saranno chiamati a presentare il progetto sviluppato.

 

«Il Campus di Torino è fortemente orientato all’imprenditorialità ed ha una fitta rete di rapporti con il mondo delle imprese. I Collective Project sono un’occasione ulteriore per la nostra business school di fare rete con le realtà imprenditoriali emergenti ed innovative del territorio dichiara il Prof. Francesco Rattalino, Direttore di ESCP Europe Torino Campus . Già nelle precedenti edizioni l’affiancamento di team di studenti internazionali alle start-up aderenti si è dimostrato un’eccellente palestra formativa, offrendo loro l’opportunità di sviluppare nuove competenze e di mettere in pratica quanto appreso in aula».

 

SocialFare seguirà lo sviluppo dei progetti di EcoStalla e Humus, mentre BTREES quelli di Acus, Dynameet e Interlinea. Réseau Entreprendre Piemonte coordinerà invece i lavori delle aziende senior Aizoon, Graziadio, Metroconsult e WellCom e delle startup Biotechware, Gnammo, Goolbook, Immodrone, I-see, Orangogo, Tredivino, Vinnoxygen e Waycap.

 

«La partnership tra ESCP Europe e SocialFare continua e cresce – commenta Laura Orestano, CEO di SocialFare : le start-up a impatto sociale accelerate da SocialFare diventano non solo stimolo al coinvolgimento progettuale per gli studenti del Bachelor ma anche evidenza del crescente interesse da parte loro verso i temi impact. ESCP Europe e SocialFare sono chiamati quindi ad interrogarsi su come rispondere insieme ad una domanda di conoscenza che è sempre più attenta alla sostenibilità sociale come risultato di nuovi modelli di business che integrino il valore sociale come elemento fondamentale della catena del valore di qualsiasi azione imprenditoriale e organizzativa».

 

«Come Agenzia di Comunicazione intendiamo collaborare alla crescita dell’ecosistema dell’innovazione del Piemonte e non solo continua Lorenzo D’Amelio, Innovation Strategist di BTREES . Rinnovare la nostra partecipazione all’iniziativa al 3° anno di attività con ESCP Europe, Social Fare e Réseau Entreprendre ci onora ed ha per noi un doppio significato: dare l’opportunità agli studenti di sperimentare le proprie competenze – nell’ambito delle ricerche di mercato, analisi di comunicazione e non solo – praticamente e direttamente con le PMI per cui lavoriamo ed al contempo portare un valore aggiunto alle imprese da noi supportate. Abbiamo il piacere quest’anno di coinvolgere nel progetto le seguenti aziende: Dynameet, Acus Idea, Interlinea».

 

«Siamo davvero felici di essere stati coinvolti nell’ESCP Europe Collective Project – afferma Giovanni Radis, Presidente di Réseau Entreprendre Piemonte –. Il motto di Réseau Entreprendre è “Per creare nuovi posti di lavoro creiamo imprenditori” e proprio in tal senso coltiviamo i giovani talenti mettendo a loro disposizione, per crescere, l’esperienza di imprenditori senior. Speriamo vivamente di far vivere ai team di studenti ESCP Europe l’opportunità di immergersi nelle aziende nostre associate e nelle start-up, in quanto siamo convinti dell’importanza del binomio Università/Impresa».

 

***

ESCP Europe (www.escpeurope.eu)

Nata a Parigi nel 1819 come prima Business School del mondo, ESCP Europe è fra le più rinomate a livello internazionale e sempre ai primi posti nei ranking delle Business School. Con sei sedi in Europa – a Berlino, Londra, Madrid, Parigi, Torino e Varsavia – prepara ad una carriera internazionale nel management. A livello aggregato europeo, accoglie ogni anno circa 5.000 studenti e 5.000 manager, provenienti da 100 diversi Paesi, per un portfolio completo di programmi in General Management e Master specialistici. La rete degli ex allievi annovera 55.000 membri di 200 diverse nazionalità ed è attiva in 150 Paesi. Dal 2004 è presente a Torino, grazie al supporto della Chambre de Commerce et d’Industrie de Paris, della Camera di Commercio di Torino, dell’Università degli Studi di Torino, del Politecnico di Torino e di numerose aziende partner.

 

SOCIALFARE (socialfare.org)

SocialFare | Centro per l’Innovazione Sociale è il primo centro italiano interamente dedicato all’innovazione sociale: attraverso la ricerca, l’engagement, il capacity building e il co-design sviluppiamo soluzioni innovative alle pressanti sfide sociali contemporanee, generando nuova economia. Crediamo che il valore sociale possa generare valore economico e convergenza per innovare prodotti, servizi e modelli. Con un’ampia rete di partner nazionali ed internazionali acceleriamo conoscenza ed imprenditorialità a impatto sociale attraverso il design sistemico, il design thinking, le tecnologie abilitanti, mentoring, networking e impact investing per la scalabilità.

 

BTREES (www.btrees.social)

Btrees è una New Media Agency con sede a Biella, Novara e Torino. Composta da 15 persone e specializzata nella comunicazione sui Social Media, è stata incubata dal SELLALAB e mantiene un forte legame con le realtà innovative del territorio piemontese.

 

RÉSEAU ENTREPRENDRE PIEMONTE (www.reseau-entreprendre.org)

Réseau Entreprendre Piemonte è costituita da imprenditori senior di provata esperienza, operanti in diversi settori merceologici, che affiancano e aiutano in modo pratico, chi abbia un’idea di impresa innovativa, tradizionale o a vocazione sociale. L’obiettivo è la costruzione del “successo delle idee” fino a farle diventare attività reali e funzionanti, generatrici di nuovi posti di lavoro. Réseau Entreprendre è presente in dieci paesi Francia compresa (Italia, Marocco, Tunisia, Belgio, Svizzera, Spagna, Cile, Portogallo e Senegal). L’Italia, nel 2010, è stato il primo paese non francofono in cui è approdata Réseau Entreprendre. La sede è in Piemonte, regione che da sempre si rapporta in modo costante e continuativo con la Francia.

 

GrandUp! Energia giovane per lo sviluppo. L’innovazione sociale nei percorsi alternanza scuola/lavoro

GrandUp! Energia giovane per lo sviluppo

 

Laboratori innovativi in cui s’impara facendo, collaborando, co-progettando per valorizzare i talenti e le attitudini personali degli studenti. È il nuovo programma di accelerazione di conoscenza nato in continuità con GrandUp! Acceleriamo l’impatto sociale, a seguito della positiva sperimentazione che ci ha visti coinvolti insieme a Fondazione CRC sul territorio di Cuneo e provincia.

Il programma è promosso e sostenuto da Fondazione CRC e Camera di Commercio di Cuneo con il supporto tecnico di SocialFare | Centro per l’innovazione sociale e rivolto alle scuole superiori del territorio attraverso percorsi di alternanza scuola/lavoro.


Cuneo, settembre 2018 Si è avviato, dopo le presentazioni ai docenti a Cuneo e ad Alba, la nuova edizione del progetto GrandUp! Energia giovane per lo sviluppo, promossa e sostenuta da Fondazione CRC e Camera di Commercio di Cuneo, con il supporto tecnico di SocialFare | Centro per l’innovazione sociale, e dedicata ai giovani delle scuole superiori della provincia di Cuneo, con l’obiettivo di stimolare studenti e insegnanti a diventare innovatori sociali, attivatori del cambiamento all’interno della propria comunità. Il progetto nasce in continuità con GrandUp! Acceleriamo lo sviluppo sociale, il primo programma di accelerazione territoriale dedicato alla provincia di Cuneo che, nel corso del 2018, ha accompagnato lo sviluppo di imprenditorialità innovativa ad impatto sociale (per informazioni, www.grandup.org).

GrandUp! Energia giovane per lo sviluppo si rivolge alle classi quarte dei licei, degli istituti tecnici e professionali e propone la realizzazione di percorsi scolastici di alternanza scuola-lavoro che potranno svolgersi nell’anno scolastico 2018/2019 o in quello successivo.

Grazie allo strumento dell’alternanza scuola-lavoro, all’interno del progetto GrandUP! si propone di creare nelle scuole della provincia di Cuneo laboratori innovativi in cui s’impara facendo, collaborando, co-progettando per valorizzare i talenti e le attitudini personali degli studenti.

Con “GrandUp! Energia giovane per lo sviluppo” le scuole diventano luoghi di azione progettuale e ecosistemi vitali e aperti, in cui individuare le sfide contemporanee e proprie del contesto educativo e, attraverso i percorsi proposti, sviluppare la capacità di trovare soluzioni che generino impatti sociali positivi.

Il progetto offre alle scuole la possibilità di attivare percorsi formativi della durata di 25 o di 50 ore, che si svolgeranno in parte presso gli istituti e in parte in realtà extrascolastiche selezionate (aziende, spazi di coworking, spazi pubblici o privati…).

La modalità di lavoro proposta dal progetto è già stata sperimentata in diverse scuole al di fuori della provincia di Cuneo e la risposta di studenti e insegnanti coinvolti è stata entusiasta e ha portato ad emergere una grande ricchezza di soluzioni sorprendenti e utili non solo alla comunità scolastica, ma a tutto il territorio di riferimento.

Per supportare i docenti e le scuole nella scelta del percorso più adatto alle proprie esigenze, sarà possibile confrontarsi con il team del progetto, previa prenotazione sul sito, nei seguenti giorni: giovedì 20 settembre a Savigliano, venerdì 21 settembre ad Alba, martedì 25 settembre a Cuneo. Maggiori informazioni sono disponibili sul sito www.fondazionecrc.it.

 

“Promuovere un’educazione innovativa nelle scuole è una delle sfide che la Fondazione CRC si è data per i prossimi anni. La seconda edizione di GrandUP mette al centro i giovani e la scuola, offrendo l’opportunità di sperimentare un modo diverso di apprendere, rendendoli protagonisti del cambiamento sociale in un’ottica di sostenibilità e capacità imprenditoriale. Una competenza sempre più preziosa non solo durante il percorso scolastico, ma soprattutto nel mercato del lavoro prossimo futuro che attende i nostri giovani” dichiara Giandomenico Genta, Presidente della Fondazione CRC.

 

“L’alternanza scuola lavoro, entrata con forza nella mission degli Enti camerali, ci vede attivamente impegnati nel ruolo di promotori e facilitatori di percorsi di qualità, per favorire le sinergie e le opportunità dei ragazzi e aumentare la sensibilizzazione delle imprese, grazie anche alla collaborazione con le Associazioni di categoria” ha sottolineato il Presidente della Camera di Commercio di Cuneo Ferruccio Dardanello. “Sempre in questo ambito, si colloca l’altra progettualità che proponiamo alle scuole, resa possibile attraverso il coinvolgimento di Eurocin Geie e del GECT Parco delle Alpi Marittime- Mercantour, per formare i giovani alle sfide del territorio transfrontaliero in cui vivono”.

 

“SocialFare, forte dell’esperienza di accelerazione di conoscenza e dello sviluppo per il MIUR del ‘Sillabo per l’Educazione all’imprenditorialità nella scuola secondaria’, all’interno della Coalizione Nazionale Per l’Imprenditorialità, guarda a GrandUp! Energia Giovane per lo Sviluppo come a una sperimentazione unica in Italia per dimensione dei beneficiari coinvolti e per l’impatto sociale atteso, in termini di nuove progettualità trasformative che potranno nascere proprio dalla scuola per la società” ha aggiunto Laura Orestano, CEO di SocialFare.

 

A Torino il primo Impact Campus in Europa

Leggi anche:
Politecnico, primo Impact Campus su Ansa
A Torino il primo campus che insegna la responsabilità sociale (…) su TorinOggi
Il PoliTo lancia il learning center e il campus sulla sostenibilità sociale su Repubblica
Nasce a Torino il primo campus per l’educazione “a impatto” su Avvenire
Torino, nasce il Cottino Impact Campus su StartupItalia

Cottino Impact Campus

Il primo centro in Europa dedicato all’impact education creato da Fondazione Cottino
con partner SocialFare avrà sede in una struttura dedicata del Politecnico di Torino

 

Torino, 18 luglio 2018 – Diventa realtà a Torino il primo Campus in Europa dedicato all’impact education, centro che promuoverà la cultura dell’impatto e della responsabilità sociale attraverso un modello di formazione innovativo e interdisciplinare aperto a professionisti, imprenditori e studenti, con l’obiettivo di contribuire a formare una nuova e rinnovata generazione di leader e di organizzazioni trasformative.

Creato dalla Fondazione Giovanni e Annamaria Cottino con la partership strategica di SocialFare, il campus avrà sede presso il Politecnico di Torino, all’interno della Cittadella Politecnica, in attesa della costruzione di una nuova struttura dedicata al learning center e va a coronare un sogno dell’ing. Giovanni Cottino, 91 anni, imprenditore e filantropo che nel 2002 ha dato vita all’omonima Fondazione con l’obiettivo di sostenere e promuovere una cultura d’impresa dal chiaro impatto sociale, abbracciando educazione e innovazione in modo coerente e connesso.

Investire sulla cultura dell’impatto significa contribuire alla costruzione di conoscenza nuova, ibrida e professionalizzante che supporti la nascita di competenze e soft skills critiche per il futuro del lavoro: pensiero critico, team working, problem-solving, creativity, systems thinking, impact design, competenze ed abilità orientate a sviluppare risposte innovative alle sfide sociali contemporanee, proiettandone l’intenzionalità e rappresentandone l’evidenza dei risultati a medio-lungo termine.

 

Questo è il progetto che meglio interpreta l’anima della fondazione, seguire le sue fasi e collaborare con partner solidi e riconosciuti per la sua realizzazione è per me fonte di soddisfazione.” – spiega Giovanni Cottino, Presidente della Fondazione –. Nel corso della mia carriera imprenditoriale ho capito i punti di forza che un manager deve avere per confrontarsi al meglio sul mercato e che, in un mondo sempre più competitivo ed internazionalizzato, non possiamo trascurare una formazione completa e soprattutto gli scenari futuri in continua crescita ed evoluzione.

La sinergia con il Politecnico di Torino sottolinea l’importanza di ibridare la conoscenza e la formazione tecnica con la cultura del cambiamento sociale, sostenibile, intenzionale e misurabile. La partnership pubblico-privata origina essa stessa cultura impact: convergenza e ibridazione di risorse per co-creare modelli e know-how trasformativo per tutti coloro che potrebbero divenire i leader di domani e per tutte quelle organizzazioni che mirano a formare le proprie risorse sulla cultura impact.

La Fondazione Giovanni e Annamaria Cottino ha individuato in SocialFare | Centro per l’Innovazione Sociale come partner esclusivo e verticale per l’articolazione e l’erogazione dell’offerta impact culture: “SocialFare è divenuto punto di riferimento nazionale ed internazionale sull’innovazione sociale e sulla co-creazione di modelli, prodotti e servizi che rispondano in modo innovativo alle pressanti sfide sociali. Lavorare con la Fondazione Cottino su un tema sfidante e di visione come quello della creazione di impact culture ci rende felici e consapevoli che una tale ambizione si potrà costruire solo con un ampio coinvolgimento di attori nazionali ed internazionali. Il Cottino Impact Campus mira a costruire un nuovo modello di riferimento nel settore education ed executive education, in modo verticale, esperienziale e trasformativo”, afferma Laura Orestano, CEO di SocialFare.

 

ILO Entrepreneurship Weeks: Torino, 15 – 24 october 2018

Si terranno a Torino dal 15 al 24 ottobre 2018 le ILO Entrepreneurship Weeks (IEW), programma di formazione modulare sviluppato dall’ILO in partnership con la Camera di Commercio di Torino, l’Unione Industriale di Torino e SocialFare per promuovere la crescita imprenditoriale e rafforzare lo sviluppo dell’ecosistema dell’imprenditoria internazionale.

Maggiori informazioni a seguire e cliccando qui (eng version)

 

About the IEW

The ILO Entrepreneurship Weeks (IEW) are a modular training programme developed by the International Labour Organisation (ILO) and its partners to promote entrepreneurial growth and to strengthen the development of enterprise ecosystems worldwide.

The IEW offer participants a flexible and tailor-made learning experience across the spectrum of entrepreneurship-related tools and topics.  Combined with innovative side events, study visits and networking gatherings, the IEW connect participants with entrepreneurs, business associations and policy makers to exchange knowledge, generate new ideas and explore opportunities.

What will you learn during the IEW

Micro, small and medium-sized enterprises (MSMEs) are the engines of our economies. Research shows that the majority of jobs in the world are created by MSMEs and that small firms drive regional economic performance by creating knowledge spillovers, trading new goods and services and stimulating innovation. Promoting entrepreneurship and supporting incumbent firms has therefore become a prominent feature of national development planning.

The IEW will introduce participants to entrepreneurship-related tools and topics that account for the diversity of the entrepreneurship phenomena across contexts. By choosing one out of three options, participants can individualise their learning paths and select the training content most relevant to them. 

You can choose to attend 2 or 3 modules, and the topic that interests you the most in each module.

More about the trainig programme

 

How will you learn at the IEW

The IEW combine expert input with applied learning methodologies. Participants will be exposed to group-based learning methods, including expert presentations, case studies and study visits, to ensure a high-quality learning experience.

Special emphasis is put on informal learning and knowledge exchange during side events and network gatherings.

 

Info

Location: International Training Centre of the ILO in Turin, Italy

Deadline for applications: 07 September 2018

Contact: enterprise@itcilo.org

Al via la sperimentazione piemontese di DesAlps: il Design Thinking a vantaggio delle PMI

 

SocialFare è lieta di partecipare in qualità di observer alla sperimentazione italiana del progetto DesAlps – Design Thinking for a Smart Innovation Eco-System in Alpine Space” promossa dalla Città Metropolitana di Torino con il supporto tecnico di Experientia.

Al via la sperimentazione piemontese
di Des Alps:
il Design Thinking a vantaggio delle PMI

Venerdì 18 maggio a Torino il 1° workshop
per preparare le piccole e medie imprese alle sfide dell’innovazione

 

Torino, 30 aprile 2018 – Arriva a Torino la sperimentazione del progetto europeo DesAlps – Design Thinking for a Smart Innovation Eco-System in Alpine Space”, progetto europeo che mira ad intervenire sulla frammentarietà dell’offerta di servizi a supporto delle imprese nei processi di innovazione. Enti di ricerca, istituzioni e agenzie per l’innovazione in 5 nazioni, dislocate lungo l’arco alpino, hanno lavorato alla creazione di una piattaforma per incentivare l’approccio Design Thinking e favorire lo sviluppo delle piccole e medie imprese attraverso la mutua cooperazione tra imprenditori, esperti di innovazione e policy maker.

La Città Metropolitana di Torino, partner del progetto, propone con il supporto tecnico di Experientia, tre appuntamenti gratuiti riservati a quanti lavorano in una piccola o media impresa del territorio. La richiesta di iscrizione al 1° workshop, che si terrà venerdì 18 maggio dalle 9.00 alle 17.30 presso Rinascimenti Sociali in via Maria Vittoria 38 a Torino.

La partecipazione al workshop è gratuita, i posti sono limitati e riservati agli addetti ai lavori in ambito PMI. Chi effettua la pre-registrazione su Eventbrite ricerverà il form da compilare per completare l’iscrizione:

Vuoi partecipare? Compila qui la richiesta

L’organizzazione si riserva la possibilità di selezionare i partecipanti.

 

Il Progetto “DesAlps” è iniziato nel 2016 e terminerà nel 2019. Finanziato dal programma Interreg Alpine Space, il progetto mira a sviluppare un ecosistema favorevole all’applicazione di strategie di innovazione per le PMI basate sul Design Thinking: metodologia di problem solving creativo che consente di progettare cambiamenti nella strategia di business delle imprese, rendendola più flessibile ai cambiamenti del mercato e attenta bisogni dell’utente.

Il Design Thinking si adatta a tutti i tipi di aziende e di settori produttivi ed è applicabile a diversi tipi di problemi, che siano di strategia, di organizzazione, di sviluppo nuovi prodotti o servizi.

Due le strategie che il progetto sta attivando per costruire un ecosistema favorevole all’utilizzo del Design Thinking:

  • migliorare le politiche a supporto dell’innovazione delle PMI favorendo l’inclusione del Design Thinking, in dialogo con un consiglio di Osservatori regionali nelle attività di progetto.
  • attivare dei Design Thinking Lab, centri di diffusione e di formazione sul Design Thinking nelle regioni partner, migliorando le sinergie con gli strumenti di innovazione già esistenti e favorendo la diffusione dei risultati di progetto attraverso una piattaforma permanente che fungerà da network per imprese e formatori.

Des Alps si sviluppa in 4 fasi fondamentali:

  1. Ricerca sullo stato dell’arte dell’innovazione nelle varie aree coinvolte dal progetto;
  2. Creazione di un metodo condiviso sul tema del Design Thinking;
  3. Test sulle aziende del modello operativo e dei suoi strumenti;
  4. Capitalizzazione e diffusione dei risultati.

Il progetto ha come capofila t2i, società consortile italiana per il trasferimento tecnologico e innovazione, e coinvolge prestigiosi enti di ricerca, istituzioni e agenzie di diverse nazioni: Francia (Toulon Var Technologies  e Agence Régionale pour l’Innovation et l’Intenationalisation des Entreprises de Provence-Alpes-Côte d’Azur), Germania (BWCon – Baden-Württemberg Connected), Austria (BizUp- Business Upper Austria e Innovations und Technologietransfer Salzburg), Slovenia (Camera di commercio e dell’industria di Lubiana e Maribor Development Agency) e Italia (Città Metropolitana di Torino e Camera di Commercio di Padova).

Il progetto ha inoltre visto il coinvolgimento di esperti di Design Thinking come observer, che hanno seguito le diverse fasi di ricerca e costruzione metodologica: per Torino SocialFare | Centro per l’Innovazione Sociale ha seguito gli incontri internazionali di preparazione e il lavoro sul territorio.

Dopo aver mappato attraverso questionari ed interviste le esigenze delle PMI attive lungo l’arco alpino, sono stati realizzati dei workshop per condividere gli strumenti elaborati dai diversi partner al fine di coprogettare un format capace di diffondere il Design Thinking come supporto all’innovazione. Con questi 3 workshop gratuiti Experentia porta ora la sperimentazione sul territorio piemontese.

Compila qui la richiesta di partecipazione
al workshop del 18 maggio 2018