Natale 2022 | Guida ai regali sostenibili a impatto sociale

Guida ai regali 2022 sostenibili a impatto sociale

Le festività natalizie sono alle porte e, se festeggiate il Natale, il grande giorno si sta avvicinando velocemente!  Continua a leggere

Il programma di accelerazione che prepara le startup a impatto sociale a crescere

Planet Foundamentals, il programma di SocialFare che prepara gli imprenditori a impatto sociale a crescere ed ottenere investimenti, presenta le 4 nuove impact startup.

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Aulab annuncia l’acquisizione del 60% da parte di Multiversity: nasce il principale polo italiano dell’ambito edutech

Aulab, coding factory dedicata al mondo della programmazione con sede a Bari, nasce nel 2014 per colmare il gap di competenze digitali da un lato e dall’altro per trattenere talenti sul territorio. Nel 2018 prende parte al programma di accelerazione per startup a impatto sociale di SocialFare, che decide di investire 200.000€ sul progetto con lungimiranza attraverso SocialFare Seed, il veicolo di investimento dedicato alle nostre startup (i cui azionisti sono Finde S.p.A., Fondazione Compagnia di San Paolo e Fondazione CRC).  Continua a leggere

Planet Foundamentals: rispondiamo alle domande più frequenti

La nuova call per startup a impatto sociale è aperta! In questo articolo rispondiamo alle domande più frequenti che ci sono state chieste:

  • a cosa serve il programma di accelerazione by SocialFare?
  • quali startup innovative possono candidarsi?
  • quali sono i criteri di selezione delle startup?
  • quanto costa partecipare? Ricevo un finanziamento?

→ A cosa serve il programma di accelerazione by SocialFare?

Grazie al programma di accelerazione le impact startup selezionate hanno la possibilità di crescere in un tempo molto breve, di raggiungere metriche significative e di sviluppare maturità di team e di prodotto, elementi indispensabili per raccogliere altro capitale alla fine del programma.

Al termine del programma Planet Foundamentals, infatti, i team accelerati sono investment ready, vale a dire pronti a presentarsi agli investitori e a ricevere nuovi capitali.

Cosa offre il programma

  • Moduli online e offline con il nostro team multidisciplinare (Design, Business, Finanza)
  • Product/service design, Business modeling, Impact assessment, Networking for Scalability, Investment readiness
  • Talk/sessioni con i founder di startup di successo 
  • Accesso alla nostra rete di mentor e advisor
  • Investimento seed fund fino a 100k€ cash a partire dall’inizio del programma
  • Supporto investment readiness e nostro network di 50+ impact investor

Il programma si conclude con il Social Impact Investor Day e l’opportunità di presentarsi ad un prestigioso panel di enti privati, business angel, private investor e family office.

Scopri chi sono i mentor e advisor di SocialFare.

→ Quali startup innovative possono candidarsi?

Siamo particolarmente interessati a progetti imprenditoriali che portano soluzioni innovative in risposta a esigenze sociali rilevanti, siano esse soluzioni di prodotto, servizio, modello. 

Selezioniamo imprese early stage che:

  • siano ambiziose e disposte a crescere rapidamente e in modo consistente 
  • abbiano l’obiettivo e il potenziale per generare impatto sociale rilevante
  • vogliano lavorare con approccio imprenditoriale

È fondamentale che l’impatto sociale sia parte integrante della mission aziendale e che sia intenzionale e misurabile: non cerchiamo aziende impegnate in azioni correttive sull’impatto generato dal proprio business, bensì progetti nati espressamente con l’obiettivo di risolvere un problema o un’esigenza rilevante per la collettività.

→ Quali sono i criteri di selezione delle startup?

Per essere selezionate e partecipare al programma di accelerazione di SocialFare occorre avere queste caratteristiche:

  1. stadio di sviluppo early stage: non deve essere una business idea e non deve essere troppo grande (scale-up con revenue >2M€ / anno); startup con un prototipo sviluppato e validato o sul mercato
  2. forma giuridica: società costituite (startup innovative, startup innovative a vocazione sociale, S.r.l.), o realtà ancora in fase di costituzione
  3. innovazione sociale: progetti imprenditoriali che intendono generare impatto sociale o ambientale positivo  

Oltre a questi principali criteri, valutiamo anche il team e la sua qualità, la presenza e il commitment delle persone, il mercato di riferimento (nel senso di scenario competitivo), la validità della value proposition.

→ Quanto costa partecipare? Ricevo un finanziamento?

Sappiamo che per supportare la crescita e lo scale-up delle startup è necessario immettere risorse finanziarie già in fase seed (iniziale). Per questo motivo, ogni startup a impatto sociale accelerata da SocialFare può ricevere un seed fund fino a 100K€ (di cui il 15% da corrispondere a SocialFare per i servizi di accelerazione) in cambio di una percentuale di equity fino al 15%, in relazione alla valutazione societaria.

SocialFare Seed è una realtà privata fondata da impact investor che rappresentano family office e fondazioni bancarie. La società partecipata anche da SocialFare, promotrice del modello sistemico a favore della nascita e crescita di nuova imprenditorialità sociale. Si tratta di un esempio unico e particolarmente innovativo per il panorama italiano.

Per approfondire

Turismo sostenibile e Innovazione: un programma per startup e PMI

Nuove sfide plasmeranno il modo di affrontare la sostenibilità nei prossimi anni. Anche, e soprattutto, se parliamo del comparto turistico italiano ed europeo. 

EU ECO-TANDEM è un progetto co-finanziato dall’Unione Europea volto a supportare le medie, piccole e micro imprese del settore turistico nell’acquisizione di nuove competenze per innovare i loro servizi, prodotti e processi verso soluzioni più eco-sostenibili.

Al cuore del progetto l’EU ECO-TANDEM Biz Programme, che mette al centro la cooperazione in tandem delle PMI e startup del settore turismo per individuare soluzioni innovative per rendere più “verde” la filiera del turismo. Attraverso un percorso di matchmaking, 30 startup e 30 PMI verranno abbinate per lavorare insieme ad un Piano di Azione: un documento chiave nel quale verranno illustrate le azioni da mettere in atto per affrontare una delle 5 eco-sfide identificate nel Bando di Partecipazione.

Ai tandem che avranno individuato le soluzioni più innovative ed ecosostenibili verrà assegnato un finanziamento (fino a 6500 € per impresa/ startup turistica) per la realizzazione dei piani d’azione condivisi.

L’offerta del programma EU ECO-TANDEM include:

  • opportunità di formazione
  • opportunità di accesso ad un grande network europeo di partner e innovatori
  • possibilità di beneficiare di micro-finanziamenti

che potranno aiutare le imprese ad allinearsi alle politiche del GreenDeal e del PNRR, a migliorare la propria offerta secondo un approccio più sostenibile e, dunque, a competere meglio sul mercato internazionale.

C’è tempo fino al prossimo 1 giugno 2022 per potersi candidare alla call

Sei interessatə a partecipare e vorresti saperne di più? O forse stai già preparando la tua candidatura e hai delle domande? Il partner italiano SocialFare | Centro per l’Innovazione Sociale ha organizzato un evento Q&A online: trovi qui le slide con tutte le informazioni relative alla call e alla candidatura!

Earth Day: scopri le startup accelerate da SocialFare che contribuiscono a rendere più sostenibile il pianeta

Ogni 22 aprile si celebra la Giornata della Terra (Earth Day)! 

Il tema di quest’anno è “Invest In Our Planet“, incentrato sull’accelerazione di soluzioni per combattere la nostra più grande minaccia, il cambiamento climatico. Molte startup giocano un ruolo fondamentale in questa transizione verso un futuro più verde, creando tecnologie e soluzioni rispettose dell’ambiente.

La Giornata della Terra è il momento perfetto per mettere in luce alcune delle startup accelerate da SocialFare che stanno contribuendo a rendere più sostenibile il pianeta. 

Naste Beuty by Vortex

Il progetto nasce per affrontare il problema degli sprechi legati alle inefficienze produttive del settore agroalimentare: si calcola infatti che nelle fasi di lavorazione industriale addirittura il 30% del cibo resti inutilizzato. 

Attraverso il brand Naste Beauty, la startup propone una linea di cosmetici completamente naturali e biologici capaci di restituire valore alle materie prime di alta qualità che per ragioni di mercato o tecnico-produttive resterebbero altrimenti inutilizzate, garantendo la massima efficacia e qualità al consumatore e generando un impatto positivo sulla società, sul territorio e sulla natura.

La loro sfida sociale: dimostrare che si può curare il benessere individuale tutelando l’ambiente e la collettività, offrendo prodotti cosmetici sostenibili, realizzati attraverso filiere da economia circolare e ad alto impatto sociale.

We’ll Bee

We’ll Bee nasce per supportare gli apicoltori nell’arduo compito di vigilare costantemente sugli alveari al fine di ridurre i rischi e di agire tempestivamente a fronte di svariati eventi e fattori esterni che ne minacciano la sopravvivenza.

Il dispositivo sviluppato da We’ll Bee, guidato da Intelligenza Artificiale, permette di monitorare a distanza ogni aspetto della vita dell’alveare, avendo accesso ad un’ampia gamma di informazioni in tempo reale, senza interferire con la vita delle api, le loro attività e il loro equilibrio.

La loro sfida sociale: sviluppare soluzioni tecnologiche e innovative per la salvaguardia di api e impollinatori.

Biova

Nato come brand per una birra cream ale prodotta con gli avanzi di due panifici tradizionali delle valli occitane piemontesi, Biova è oggi anche un modello innovativo di economia circolare testato con successo grazie all’esperienza pilota condotta a Torino con una nota agrihamburgheria. 

Il servizio, oggi accessibile ad aziende, ristoratori e distributori, offre la possibilità di creare una filiera corta locale, utilizzando gli scarti di pane del cliente per produrre una birra personalizzata e unica in co-branding.

La loro sfida sociale: trasformare il pane invenduto in birra artigianale di qualità, in un’ottica di filiera corta ed economia circolare.

YouFarmer

Ridurre la distanza fra cittadino e agricoltore attraverso un’offerta accessibile di frutta e verdura fresca locale e di qualità, da Agricoltura Biologica e/o Biodinamica: è la Rivoluzione Bio di YouFarmer.

Il progetto sfida i modelli distributivi più diffusi accorciando la filiera, minimizzando i trasporti, gli sprechi e lo stoccaggio e garantendo al cliente i prodotti delle migliori aziende agricole locali nel raggio massimo di 30 km.

La loro sfida sociale: rivoluzionare gli attuali modelli distributivi nel settore food / fresco con un’alternativa più orientata a sostenibilità e qualità.

i-TES

i-TES nasce fra i laboratori dell’Università di Torino su iniziativa di due chimici e un ingegnere che intendono cambiare il tradizionale sistema di accumulo termico sostituendo l’acqua con PCM (Phase Change Materials), materiali con ottime capacità di thermal management. 

Oggi la startup, con un team ampliato e multidisciplinare, sviluppa impianti di accumulo termico innovativi e offre servizi avanzati ed interventi di efficienza energetica proposti anche con contratti basati sulla garanzia del risultato (es. Energy Service Contract) in modalità di Energy Service Company o ESCO.

La loro sfida sociale: sviluppare prodotti e servizi innovativi ad alto valore tecnologico nell’ambito del risparmio e del miglioramento dell’efficienza energetica.

HUB Water

Hubwater vuole fornire un’alternativa al consumo di acqua in bottigliette di plastica, offrendo una borraccia termica riutilizzabile e un servizio di refill gratuito di acqua presso attività commerciali convenzionate nella città di Torino, con ricadute positive ambientali ed economiche per la comunità.

Ecco le nuove startup selezionate da SocialFare!

Al via PLANET FOUNDAMENTALS, la 13° edizione del programma di accelerazione per impact startup di SocialFare. 5 startup hanno superato la selezione per partecipare al percorso e 3 riceveranno da subito un investimento da SocialFare Seed

Torino, 28 marzo 2022 – Si è avviata la nuova edizione del percorso di accelerazione per impact startup di SocialFare. Lanciato nel 2016, il programma FOUNDAMENTA – quest’anno chiamato PLANET FOUNDAMENTALS in riferimento alle urgenti sfide sociali legate alla salute del pianeta e della comunità umana – si è completato e raffinato nel corso degli anni per offrire un percorso di eccellenza che affianca investimento in equity e consulenza esperta.

86 le startup accelerate fino ad oggi, di cui 71 selezionate con le call FOUNDAMENTA e le restanti attraverso le giurie di premi e programmi a cui SocialFare partecipa in collaborazione con altre importanti realtà italiane legate al mondo dell’innovazione e dell’imprenditoria a impatto sociale. Nel loro complesso, le startup accelerate da SocialFare hanno raccolto ad oggi un ammontare totale pari a 19 milioni di euro di raising, di cui 1,5 milioni erogati da SocialFare Seed, il veicolo di investimento dedicato alle nostre startup.

Le 5 nuove startup, che hanno superato una severa selezione su quasi cento candidate, accedono da oggi ad un percorso di accelerazione intensivo di 4 mesi con il supporto del nostro team dedicato, affiancato da un network multidisciplinare di mentor e advisor. 3 fra loro (Bookdealer, Romanzi.it e WearMe) riceveranno già a inizio programma una prima iniezione di capitale da SocialFare Seed. In estate tutte si presenteranno alla nostra rete di investitori in occasione dell’evento conclusivo del percorso, il Social Impact Investor Day.

Ecco chi sono le startup selezionate che partecipano a PLANET FOUNDAMENTALS:

  • Bookdealer (https://www.bookdealer.it/)
    Bookdealer rappresenta l’alternativa grazie alla quale comprare libri online sostenendo al contempo le librerie del territorio. A ogni acquisto l’utente sceglie la libreria che preferisce e l’ordine viene recapitato a domicilio direttamente dal libraio, ritirato in negozio oppure spedito tramite corriere
  • WearMe (https://wearmebaby.com/)
    Wear Me è un innovativo brand di babywearing di moda sostenibile. Il principale prodotto della startup è una giacca brevettata riutilizzabile che consente di portare i bambini con fascia e marsupio, realizzata con filati naturali
  • Romanzi.it (https://romanzi.it/)
    Romanzi.it è la prima box di narrativa in Italia, spedita ogni due mesi ai lettori con i migliori romanzi di una casa editrice indipendente italiana. Un progetto originale per diffondere in Italia e all’estero storie sorprendenti, ancora poco note al grande pubblico, promuovendo l’editoria indipendente di qualità. La scatola a sorpresa, oltre ai libri, contiene un magazine di approfondimento, una rivista letteraria con racconti di autori emergenti e un invito all’incontro online con l’editore
  • Finanz
    Finanz è la prima piattaforma/mobile-app che democratizza l’educazione finanziaria, rendendo lo studio divertente e accessibile a tutti. Un sistema di AI (wip) creerà un piano di studi personalizzato a seconda degli interessi, delle conoscenze e dell’età dell’utente. Lo studio sarà completamente gratuito grazie a meccanismi di gamification
  • Hubwater (https://hubwater.it/)
    Hubwater vuole fornire un’alternativa al consumo di acqua in bottigliette di plastica,, offrendo una borraccia termica riutilizzabile e un servizio di refill gratuito di acqua presso attività commerciali convenzionate, con ricadute positive ambientali ed economiche per la comunità

 

“Siete stati selezionati perché i vostri progetti e i vostri team sono per noi peculiari e rilevanti – ha detto Laura Orestano, AD di SocialFare alle nuove startup nel corso del PLANET FOUNDAMENTALS Welcome Day – Essere in SocialFare per voi significa da oggi avviare un percorso anche per “prendere spazio” nel mondo dell’impresa, della finanza e della politica, per generare impatto sociale”.

 

Forbes under 30: anche nel 2022 i nostri startupper fra i giovani imprenditori italiani più interessanti

Sono Giovanni Pizza e Fabrizio Pinci, founder di BonusX, e Arianna Ortelli, fondatrice di Novis Games. Nel 2021 si è guadagnata la menzione Danila De Stefano, fondatrice di Unobravo, e nel 2019 Gianluca Manitto e Alessandro Ambrosio di Epicura. Una conferma che i talenti selezionati e accelerati da SocialFare sanno fare la differenza nel mondo imprenditoriale italiano!

Siamo alla quinta edizione del progetto di Forbes che ogni anno, dal 2018, premia il meglio dell’imprenditoria giovanile italiana: “ragazzi che, con le loro idee visionarie, stanno contribuendo a rivoluzionare il nostro modo di vivere, di lavorare, di divertirci e di mangiare. Una community di imprenditori, startupper, (…) che hanno avuto il coraggio di investire nei loro progetti facendoli diventare realtà”.  

Apprendiamo con orgoglio che fra gli Under 30 di Forbes Italia per il 2022 ci sono i fondatori di ben due startup accelerate da SocialFare: BonusX e NovisGames.

 

Giovanni Pizza e Fabrizio Pinci sono i giovani imprenditori che nel marzo 2020, in piena pandemia, hanno fondato BonusX, startup per semplificare la burocrazia italiana. In quei primi mesi del 2020 hanno anche superato la nostra selezione, scelti fra oltre 130 team candidati alla call FOUNDAMENTA#9, così che la loro impresa è nata e cresciuta “sui banchi” del programma di accelerazione di SocialFare per startup a impatto sociale La sfida di Giovanni e Fabrizio è rendere i servizi pubblici più accessibili alla comunità, attraverso un servizio di assistenza personalizzata che semplifica e velocizza in particolare le richieste per ottenere agevolazioni e bonus a cui si ha diritto. I risultati a due anni di distanza li racconta la stessa Forbes in questo articolo: con oltre 20mila utenti registrati e 3 milioni di euro di bonus erogati tra 2020 e 2021, BonusX riesce a gestire oltre 5.000 pratiche al mese. 

Anche a livello finanziario la startup raccoglie risorse per crescere e “scalare”: supportata in fase di avvio da un’iniezione di capitale da SocialFare Seed, il nostro veicolo di investimento (leggi qui per approfondire), l’impresa ha dimostrato quest’anno la propria maturità in termini di investment readiness chiudendo in febbraio una raccolta di 1 milione di euro tra equity, fondo perduto e finanziamenti. Tra i partner dell’operazione Banco Bpm, Invitalia, 2031 e MoffuLabs che hanno dato fiducia alla startup grazie alle performance dell’ultimo anno. I capitali raccolti saranno investiti nell’espansione del progetto in un secondo mercato europeo, nella crescita della base di utenti e nello sviluppo di nuove funzionalità, bonus e servizi integrati.

 

Arianna Ortelli è CEO e founder di Novis Games, startup che sta sviluppando la prima piattaforma di gioco completamente accessibile a persone cieche ed ipovedenti. Attraverso un ambiente digitale immersivo dalle caratteristiche acustiche e tattili è possibile giocare senza l’interfaccia video, con una tecnologia che garantisce l’inclusione promuovendo uno stile di vita attivo e partecipativo.

Dopo aver seguito il nostro programma di accelerazione FOUNDAMENTA#7 nel 2019, la startup ha fatto grandi progressi e ottenuto importanti premi e riconoscimenti. Arianna è citata da Forbes insieme a Marco Andriano, collaboratore di Novis Games che oggi è anche socio dell’azienda.

 

Non è la prima volta che gli startupper accelerati da SocialFare sono scelti da Forbes fra gli under 30 da tenere d’occhio: è accaduto nel 2021 con Danila De Stefano, psicologa napoletana che ha dato vita a Unobravo (qui il 1° di una serie di articoli che Forbes le ha dedicato) – che ha seguito il programma di accelerazione insieme a BonusX – e nel 2019 con Gianluca Manitto e Alessandro Ambrosio (qui uno degli articoli su Forbes), founder di Epicura

3 startup fondate da giovani talenti che hanno mosso i primi passi insieme al nostro team e hanno saputo crescere in maniera straordinaria a livello professionale, economico e finanziario, superando brillantemente la prova della pandemia e sviluppando attività imprenditoriali che generano un impatto sociale concreto e tangibile per la comunità, attraverso l’offerta di servizi che rispondono a reali esigenze dei cittadini e che creano opportunità di lavoro nel nostro paese. 

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Su Forbes Italia:

Impact Startup Acceleration: con noi crescono le migliori startup a impatto sociale


Martina Muggiri, Startup Program Coordinator di SocialFare, gestisce e coordina le attività dell’acceleratore di startup di SocialFare. Avviato nel 2016, il nostro programma di accelerazione per startup a impatto sociale giunge con l’ultima call PLANET FOUNDAMENTALS alla sua 15° edizione. 

99 le startup accelerate fino ad oggi, che nel loro complesso hanno raccolto ad oggi un ammontare totale pari a 40 milioni di euro di raising, di cui 1,8 erogati da SocialFare Seed (dati aggiornati febbraio 2023, ndr).

Abbiamo chiesto a Martina di raccontarci cosa distingue il nostro programma di accelerazione e che tipo di valore aggiunto porta il nostro lavoro alle startup che selezioniamo e seguiamo. 

A chi si rivolge il programma di accelerazione per startup di SocialFare?

Il target del nostro acceleratore di impact startup sono imprese che abbiano la capacità di crescere rapidamente e in modo consistente tanto dal punto di vista economico quanto dal punto di vista dell’impatto sociale che generano. È rilevante quindi che i team candidati abbiano l’ambizione di portare il loro progetto di innovazione sociale ad uno scale-up a livello nazionale, se non addirittura internazionale.

Cosa si intende per impact startup?

Cerchiamo startup con un progetto imprenditoriale volto a generare un impatto positivo dal punto di vista sociale. 

È fondamentale che questo impatto sia intenzionale e misurabile: non si tratta di aziende impegnate in azioni correttive sull’impatto generato dal proprio business, bensì di progetti che pongono l’impatto sociale al centro della loro mission aziendale, attività nate espressamente con l’obiettivo di risolvere un problema della collettività.

La ricaduta sociale dovrà essere inoltre tracciabile e misurabile tramite indicatori che potranno essere definiti con precisione nel corso del programma di accelerazione, che prevede infatti un modulo dedicato in modo specifico alla valutazione dell’impatto

In base all’esperienza di questi anni, avendo esaminato centinaia di candidature e seguito diverse decine di startup selezionate, posso affermare che se la misurabilità è un aspetto che si può affinare insieme in fase di accelerazione – quanto meno il come misurare l’impatto – l’intenzionalità è invece un elemento che deve emergere immediatamente, anche in un progetto imprenditoriale agli albori, a prescindere dal suo stadio di sviluppo.

Di cosa si occupano le impact startup che selezionate?

Siamo particolarmente interessati a progetti imprenditoriali che portano soluzioni innovative, siano esse di prodotto, servizio, modello. Premesso il nostro focus imprescindibile sull’impatto sociale, non abbiamo una specificità settoriale, come potrebbe essere la moda, il food, o il digital, (…). Siamo piuttosto orientati agli SDGs, gli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 dell’ONU. Acceleriamo soluzioni in risposta a esigenze sociali in diversi ambiti, seguiamo prodotti “fisici” ma anche servizi digitali, modelli di business B2B o B2C, il nostro portafoglio è eterogeneo, perché l’impatto sociale è un obiettivo trasversale.

Devono essere attività imprenditoriali già avviate?

Generalmente selezioniamo startup early stage con un prototipo già validato o con un prodotto lanciato da poco sul mercato. Spesso a questo stadio le startup ancora non riescono a comunicare bene quello che fanno, non mi riferisco tanto alla comunicazione rivolta al cliente quanto alla capacità di valorizzarsi rispetto, ad esempio, ai potenziali investitori. Il nostro programma d’altra parte serve anche a questo: vedremo insieme la catena del valore del prodotto o servizio e le metriche di riferimento (KPI) per misurare e monitorare lo sviluppo del business, anche allo scopo di cercare investimenti.

Come avviene lo scouting delle startup?

In Italia il social impact è ancora un settore di nicchia: la qualità sta crescendo, ma è necessario un buon lavoro di ricerca per intercettare le startup a impatto sociale con un buon potenziale. 

Il nostro lavoro di scouting include canali digitali per la ricerca, ma anche e soprattutto un buon lavoro di rete a livello nazionale con incubatori, acceleratori e anche investitori che spesso ci segnalano startup interessanti e in target per noi, non ancora pronte a ricevere un investimento.

Quali errori fanno più frequentemente le startup che incontrate?

Quasi tutte inizialmente sottostimano i costi: la pianificazione economico/finanziaria è uno degli aspetti che rivediamo in modo accurato durante il percorso.

Un altro errore frequente riguarda il team: se è vero che si parla spesso delle competenze, che sono senza dubbio determinanti e fondamentali, a volte non si investe abbastanza nella creazione di un clima di lavoro sano. Gestire una startup è infatti molto impegnativo, anche psicologicamente, non mancano momenti di grande stress. Se i founder non riescono a impostare un clima positivo e a offrire rinforzi che aiutino il team in questi momenti, con il tempo se ne pagano le conseguenze. 

Poi c’è la poca flessibilità di pensiero: ci sono startup molto convinte delle loro ipotesi e poco disposte a metterle in discussione, e questo non fa bene. A volte un team è così affezionato alla propria idea da non rendersi conto di validare, di fatto, i risultati che vuole vedere più che quelli davvero attendibili.

Un ulteriore aspetto da vigilare è la capacità di raccogliere metriche, analizzarle e prendere decisioni di conseguenza: una startup non può crescere se non è data-driven, è importante essere disposti ad acquisire competenza e metodo in questo senso.

In cosa si distingue il nostro programma di accelerazione?

Senz’altro nel nostro approccio altamente selettivo: non ci interessa fare numero, lavoriamo con pochi team selezionati e puntiamo sulla qualità. Questo ci permette di seguire le startup in accelerazione davvero da vicino, concentrandoci sui dettagli e offrendo numerose opportunità di consulenza specializzata 1to1. Il nostro programma è altamente personalizzato e questo fa la differenza.

Lavoriamo tanto sulla strategia e sul team, il cambiamento da prima a dopo l’accelerazione è radicale e determinante. 

Un altro aspetto caratteristico è l’eterogeneità di background del nostro team di accelerazione: io come designer (di prodotto e servizio) ed esperta di marketing sono affiancata da Filippo Psacharopulo, esperto di investimenti e finanza (leggi qui la sua intervista, ndr), Marco Cornetto, che ha una formazione economica e si occupa di crescita e sviluppo del business delle startup, e Claudia Del Monte, investment analyst.

C’è poi da sottolineare la collaborazione stretta fra il nostro team e SocialFare Seed, il veicolo di investimento che porta capitale finanziario alle nostre startup in accelerazione e che ci affianca già nelle fasi di selezione prima dell’avvio di ogni programma. Il nostro lavoro sulla investment readiness, ovvero la preparazione delle startup perché siano pronte a presentarsi agli investitori e a ricevere investimenti, è senza dubbio un grande servizio che offriamo alle “nostre” startup anche ben oltre il periodo dell’accelerazione, e che ci viene riconosciuto.

Ad oggi il 90% delle startup investite da SocialFare Seed a partire dal 2017 ha concluso con successo una raccolta di capitale successiva al nostro investimento.

Quanto conta il network di mentor, advisor e investitori di SocialFare?

 Molto, naturalmente. La nostra rete di advisor e mentor è complementare allo Startup Acceleration Team ed offre competenze di altissimo livello in diversi ambiti. Individuiamo le specifiche esigenze delle startup che seguiamo e le affianchiamo con professionisti specializzati, attivando anche mentorship prestigiose per i team più meritevoli.

L’altro tassello è costituito dal network di investitori che segue le nostre startup e partecipa ai Social Impact Investor Day, gli eventi conclusivi dei nostri percorsi di accelerazione. Se il nostro veicolo di investimento SocialFare Seed offre un’iniezione di capitale come boost iniziale durante l’accelerazione, fondamentale è che le startup arrivino a fine programma pronte a raccogliere investimenti più ingenti per fare il salto, e noi sappiamo di aver fatto davvero un buon lavoro quando questo match fra startup e venture capital avviene al meglio, dando risultati nei mesi e anni successivi al percorso.

In sintesi, FOUNDAMENTA (chiamato PLANET FOUNDALMENTALS in occasione della sua più recente call) è un programma che si è completato e raffinato nel corso degli anni, migliorandosi in ognuna delle sue 15 edizioni, arrivando oggi ad avere un track record davvero significativo.

Le startup vi riconoscono queste peculiarità?

Chi ci conosce o semplicemente segue con attenzione gli sviluppi delle nostre startup lo sa bene.

Un esempio: nel corso dell’ultima selezione, una delle startup candidate ha detto di aver avuto diverse opportunità per entrare in altri programmi di accelerazione, ma di aver scelto di puntare su di noi, perché vede i risultati delle startup che abbiamo accelerato. 

Per farsi un’idea basta seguire sui media i casi di Freedome, JoJolly, BonusX (qui una sintesi degli ultimi successi), Epicura (qui una delle ultime notizie sul Sole24Ore), o delle exit di startup molto note come Unobravo, accelerata e investita nel 2020 che ha chiuso un round di investimento di 17 milioni guidato da Insight Partner, e Aulab, accelerata e investita nel 2018 che è stata acquisita dal Gruppo Multiversity (CVC Capital Partners).

Alla fine del programma, qual è l’x factor che determina il successo di una impact startup?

Il nostro programma di accelerazione è estremamente efficace là dove i team sono eccezionali.
In questo siamo bravi: selezioniamo i team con il miglior potenziale e li accompagniamo portandoli ad essere davvero pronti a crescere e attrarre investimenti. 

Le competenze iniziali contano in parte, mentre sono fondamentali l’atteggiamento, l’approccio, le capacità. Devono sapersi mettere in discussione e aver voglia di lavorare sodo per formarsi e migliorarsi. Devono essere ambiziosi, ma avere anche una giusta dose di umiltà. Ormai siamo allenati a intercettare queste caratteristiche fin dai primi colloqui. Già nella fase preparatoria al Selection Day, a cui accede una short list altamente selezionata, li affianchiamo nella creazione di un buon pitch e constatiamo quanto sono proattivi e disposti a mettersi in gioco.

Se una impact startup ha un team eccezionale, con queste caratteristiche, noi garantiamo che la seguiremo con un lavoro eccezionale e che potrà ambire a diventare la n.1 del suo settore.

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» Leggi tutte le interviste al Team SocialFare

PLANET FOUNDAMENTALS: chi sono le startup candidate alla 13° edizione del programma di accelerazione di SocialFare

Ci siamo quasi! 

Le candidature per la 13° edizione del nostro programma di accelerazione imprenditoriale sono state esaminate dallo Startup Acceleration Team e presto scopriremo i nomi dei team selezionati.

grafici statistiche delle candidature startup al programma di acceleratione

Il 10 gennaio si è chiusa la call for startups 2022 di PLANET FOUNDAMENTALS, il programma di accelerazione di impact startup di SocialFare, con i partner Invitalia e NHOA. 

6 team preselezionati si presenteranno il 24 febbraio 2022 davanti al panel composto da SocialFare e dagli impact investor di SocialFare Seed, che decideranno chi inserire nel programma e a chi destinare una prima iniezione di capitale seed a supporto della fase di accelerazione. I team selezionati inizieranno poi un percorso intensivo della durata di 4 mesi con il nostro team, al termine del quale lavranno la possibilità di presentarsi a enti privati, business angel, private investor, family office e impact funds durante un evento dedicato (il Social Impact Investor Day).

Dal suo lancio nel 2016 la call #FOUNDAMENTA ha registrato un totale di oltre 1600 candidature, con 66 startup accelerate che nel loro complesso hanno raccolto ad oggi oltre 15M€ di funding.

L’edizione 2022 ha ottenuto candidature da tutta Italia: la maggioranza (quasi il 72%) arriva dal Nord Italia, con Piemonte (28%) e Lombardia (26%) in testa. Segue il Centro Italia con quasi il 19% delle application (Toscana e Lazio contribuiscono con il 7% a testa) e infine l’8% dal Sud Italia, rappresentato da Campania e Sicilia. 

Le aree di impatto in cui operano i progetti imprenditoriali candidati sono: Environment (26%), Socialtech (19%), Healthcare (13,5%), Welfare (10,5%), Cultural Heritage (7%), Sustainable/Eco-Fashion (4%), Education (3%), Sustainable Tourism & Turismo Esperenziale (3%), Agriculture (3%), Food & Beverage (2%), Legal – Legaltech (1%), Mobility (1%), Entertainment (1%), Efficienza Energetica & Smart Building (1%), altro (4%).

La maggior parte (quasi il 41%) delle startup candidate ha un prodotto già sul mercato, il 39% ha sviluppato un prototipo e il 20% si è presentato con un’idea di business.

Le startup di FOUNDAMENTA continuano intanto a crescere e far parlare di sè: ecco le ultime interessanti news da JoJolly, Freedome e BonusX (accelerate nel 2020) che hanno chiuso ottimi round di investimento!