persone sedute a tavoli intente a parlare e a lavorare per generare impatto

GrandUP! IMPACT Imprese, prosegue il percorso di accelerazione in provincia di Cuneo

La “classe” del 2022 è stata selezionata! Si tratta di 12 realtà della provincia di Cuneo, attive in ambiti diversi e con progetti differenti che hanno però tutte un’obiettivo comune: quello di generare impatto sociale concreto, intenzionale e misurabile, per coinvolgere la comunità e incentivare la partecipazione attiva dei cittadini. 

La nuova edizione di GrandUP! IMPACT Imprese è iniziata a fine marzo e proseguirà nel corso dei prossimi mesi. In queste prime giornate con i nostri esperti, i team stanno acquisendo conoscenze e competenze in ambito di Impact Design, e nello specifico con moduli su: analisi del problema sociale, Teoria del Cambiamento e definizione degli obiettivi d’impatto, disegno sistemico del progetto, Value Proposition e User Experience, analisi di mercato, competitor e benchmark.

Continuiamo a conoscere alcuni dei partecipanti a questa edizione 2021-2022!

SPAZIO AUT

Centro abitativo/terapico per persone con autismo con approccio lifespan (che assista in maniera continuativa anche in età adulta).

1In cosa consiste il vostro progetto?

Creare un luogo fisico adatto alle caratteristiche peculiari dello spettro autistico, co-progettato con persone autistiche, immaginando le caratteristiche di ogni spazio come stimoli-risorsa alle attività. All’interno di questa struttura i ragazzi potranno accedere a servizi creati e plasmati sulla loro persona con l’obiettivo di implementare le autonomie relazionali e sociali, in vista di una vita quanto più autonoma possibile.

2Quale impatto vi immaginate il vostro progetto possa generare?

Far nascere un Centro specializzato in cui le persone possano lavorare attraverso dei percorsi individualizzati sulle proprie risorse, trovare sostegno per le proprie famiglie e generare autonomia ha una ricaduta sul territorio in termini di sensibilizzazione e conoscenza.

Facendo riferimento al concetto di Qualità di Vita definito dall’OMS i nostri interventi opereranno sulla possibilità di poter apprendere e raggiungere il maggior grado possibile di autonomia, nonché di incentivare e agevolare l’integrazione e l’inclusione delle persone autistiche nella nostra comunità. 

3Come è nata la vostra idea?

La nostra idea è nata dal lavoro con i bambini e ragazzi autistici e le loro famiglie e dalla lettura dei bisogni del territorio. Attualmente le famiglie intraprendono percorsi di riabilitazione presso le ASL di riferimento e interventi educativi attraverso il servizio sociale ma man mano che i ragazzi crescono questi diminuiscono o si interrompono. Non sono presenti servizi o realtà che si rivolgo in maniera specifica alle persone autistiche, in un’ottica abilitativa e non solo riabilitativa

WALDEN – FORESTE A FORMA DI FUTURO

Piattaforma digitale gestione forestale partecipata: gestione delle foreste, vendita prodotti (legno funghi castagne), servizio offset carbonio, servizi didattici. Finanziamento tramite: pledge/stewardship, “quasi equity” e carbon mining.

1In cosa consiste il vostro progetto?

Facendo leva su associazionismo fondiario e lo sviluppo di reti pubblico private, Walden intende avviare una piattaforma di gestione forestale partecipata. Crediamo fortemente negli obiettivi di sviluppo sostenibile: contribuiamo alla transizione verso una bioeconomia circolare attraverso la gestione sostenibile delle risorse naturali, la fornitura di servizi energetici smart ed il coinvolgimento attivo delle comunità locali.

Le radici delle nostre attività sono rappresentate dal lavoro con le comunità locali, il ricorso a soluzioni innovative e l’attenzione verso la sostenibilità ambientale, economica, sociale e culturale.

2Quale impatto vi immaginate il vostro progetto possa generare?

Gli obiettivi generali sono quelli di migliorare la gestione delle foreste coinvolte nel progetto in ottica di maggiore sostenibilità, valorizzare il patrimonio di varietà locali tradizionali di castagna, generare occupazione e introdurre un nuovo servizio per le società che intendono compensare il proprio impatto ambientale.

3Come è nata la vostra idea?

Abbandono e climate change hanno impatti crescenti sull’equilibrio di foreste e pascoli. Impatti che le comunità sono raramente in grado di affrontare per mancanza di competenze e, spesso, di sensibilità. Ne consegue una perdita di biodiversità (naturale, alimentare, culturale), paesaggio e dei servizi ecosistemici, oltre a un ostacolo alla rivitalizzazione delle aree montane. Anche il mondo delle imprese fatica a compensare le emissioni prodotte ed effettuare investimenti “green”. 

Crediamo che il futuro dei nostri territori passi attraverso la diffusione di sistemi energetici rinnovabili, la migliore gestione delle risorse agroforestali e la valorizzazione delle filiere ad esse legate e lavoriamo per realizzare tutto questo. 

DEBLOGBROTHERS

Piattaforma digitale di matching per coltivare relazioni con un partner intellettuale.

1In cosa consiste il vostro progetto?

DeBlogBrothers è il progetto per costruire una piattaforma innovativa su cui coltivare una relazione intellettuale con il Brother. Il Brother è una persona di fiducia che aiuta a esprimerci nella maniera più efficace possibile e le sfere prese in considerazione sono la Fotografia, la Scrittura e le belle arti.

I problemi che vogliamo risolvere derivano dalla consapevolezza della dispersione delle piattaforme digitali esistenti e della superficialità delle relazioni umane che si creano su queste piattaforme.

2Quale impatto vi immaginate il vostro progetto possa generare?

Una maggiore valorizzazione dei talenti e delle idee di valore, che possa portare alla pubblicazione di nuovi libri, esposizione di mostre a tema a stampo culturale, nascita di salotti intellettuali.

3Come è nata la vostra idea?

Dalla voglia dei due co-founder di dare la possibilità agli appassionati di Fotografia e Scrittura di seguire e coltivare una relazione arricchente. 

BARICENTO. CAFFÈ, CULTURA, COMUNITÀ

Creazione di un laboratorio di comunità, nel quale convergeranno idee e pratiche partecipative per il territorio. Si propone come “sentinella” sociale del territorio.

1In cosa consiste il vostro progetto?

Baricentro vuole essere una “sentinella” sul territorio, punto d’ascolto e di incontro per residenti, cittadini, imprese, associazioni, enti pubblici e privati. Un luogo anche fisico, una casa in cui la comunità possa esprimersi e partecipare attivamente alla costruzione di benessere sociale sul territorio.

2Quale impatto vi immaginate il vostro progetto possa generare?

Speriamo di poter generare lavoro e cultura, mettendo le basi per un territorio che possa aiutare i giovani a costruirsi un futuro senza dover partire per le grandi città. “Baricentro” vuole diventare un vero e proprio laboratorio di comunità. Grazie alla cooperazione tra cittadini, imprese, enti, speriamo di sviluppare maggior coesione sociale e capacità di offrire risposte pratiche alle esigenze degli stessi attori sociali coinvolti.

3Come è nata la vostra idea?

L’idea nasce da un primo questionario delle priorità somministrato alla cittadinanza per valutare le criticità e le opportunità del nostro territorio. Si sono riscontrate diverse criticità su ambiti diversi (politiche giovanili, assistenziali, sanità, cultura, turismo e lavoro) che sono state raccolte all’interno del grande calderone di Baricentro. Un posto aperto a tutti senza discriminanti e in cui possano operare le tante associazioni del territorio.

L’offerta del programma

Il programma di accelerazione di conoscenza è promosso dalla Fondazione CRC in collaborazione con SocialFare nell’ambito del progetto GrandUP!. Il percorso offre non solo un ampio ventaglio di opportunità di approfondimento e formazione, ma anche di condivisione di competenze. Una ricetta di successo: fra il 2018 e il 2021 abbiamo infatti accelerato 30 team, molti dei quali hanno proseguito il loro percorso di crescita, dando vita a progetti di impresa che generano oggi un impatto sociale significativo su scala locale e/o nazionale.

 

Per approfondire:

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