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SocialFare® ha realizzato il primo Social Hackathon di Torino!

Venerdì 2 e sabato 3 dicembre 2016

SocialFare® ha realizzato presso gli spazi del Collegio Artigianelli il primo Social Hackathon di Torino: un evento open, rivolto all’intera cittadinanza, che mira a stimolare, tramite la co-progettazione di uno storytelling condiviso, un confronto pratico sull’identità sociale della città di Torino. Sharing economy, nuove forme di inclusione (sociale, educativa ed economica), mobilità sostenibile, innovazione sociale e biodiversità sono stati alcuni dei temi affrontati da partecipanti e moderatori durante i due giorni di lavori.

Hackathon è un termine che inizia a diffondersi anche tra i non addetti ai lavori.  Deriva dalla crasi di “hack” e “marathon”, e ha origine dal virtuosismo informatico promosso dagli hacker. L’hacking è una forma di creative problem solving, spesso non connessa alla tecnologia. Per questa ragione gli hackathon, sempre più, diventano eventi di community engagement destinati a condividere strumenti ed esperienze per riflettere insieme su un problema specifico.

Il Social Hackathon è stato un’azione collettiva di hacking sullo status della Torino Sociale. L’evento ha saputo ibridare creatività, esperienze e competenze -anche digitali- dei partecipanti traducendosi in tavole di scenario e visione, e un documento di storytelling della Torino Sociale, presto disponibili sul sito di SocialFare® e su quello dell’Agorà delle identità.

La visione da cui Roberta Destefanis e Francesco Majno, ideatori e coordinatori del Social Hackathon, sono partiti è che una città sociale prende forma da  una comunità attiva e consapevole, che genera occasioni di ingaggio, condivisione e sviluppo, ponendo al centro valori condivisi. Loro l’hanno descritta così:

“La città sociale è una comunità che co-progetta soluzioni e iniziative per migliorare il benessere collettivo. In una città sociale ogni abitante è cittadino di pari grado e dignità, vive e alimenta le potenzialità della vita di comunità, nel rispetto dei propri valori e talenti.”

Da qui la scelta di articolare il lavoro in 4 tavoli di co-progettazione, corrispondenti ai capitoli fondamentali che strutturano il documento di restituzione del Social Hackathon. Scopriamo i temi e le caratteristiche che hanno orientato il lavoro dei tavoli:

    1. La Torino Sociale è ACCESSIBILE, perché accoglie, rispetta, valorizza le identità culturali, e garantisce a tutti inclusione sociale, educativa e lavorativa.
    2. La Torino Sociale è DEMOCRATICA, perché i propri cittadini sono decisori attivi e partecipi nelle politiche locali.
    3. La Torino Sociale è ADATTIVA, perché sa leggere, interpretare e adattarsi alla costante trasformazione sociale, economica e ambientale dei nostri tempi.
    4. La Torino Sociale è GENERATIVA, perché è propositiva; produce stimoli, opportunità, nuovi strumenti e modelli per i city maker.
    5. La Torino Sociale è SOSTENIBILE, perché cresce e si trasforma nel rispetto dello sviluppo sostenibile e della biodiversità.
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Roberta Destefanis introduce il Social Hackathon

Il Social Hackathon, oltre a essere stato occasione di confronto su tematiche fondamentali per la città, è stato anche campo di sperimentazione per una delle start-up a vocazione sociale accelerate nel programma di SocialFare®. Merkur.io sta progettando un sistema innovativo per fornire alle Fiere Umanitarie un circuito di pagamento veloce, tracciabile e sicuro. Il team di Merkur.io ha elaborato un sistema basato sui bitcoin veicolato attraverso QR code che i partecipanti hanno testato, consentendo di identificare criticità e punti di forza del meccanismo proposto.

Venerdì sera, dopo una breve introduzione, i gruppi di lavoro hanno iniziato a prendere forma e a conoscersi, grazie alla cena di team building. Per introdurre i temi con cui i partecipanti si sarebbero confrontati, alcuni speaker hanno stimolato la platea attraverso brevi interventi ispirazionali.  

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Marco Giusta, Assessore alle Pari Opportunità

L’Assessore alle pari opportunità Marco Giusta, Assessore alle Pari Opportunità, ha aperto il dialogo ponendo l’accento sull’importanza della parità di genere e del rispetto delle differenze nelle scelte strategiche della politica cittadina, anticipando alcune scelte significative che orienteranno l’agenda di Torino.

 

 

 

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Luigi Bistagnino, ‘Il “fare” sistemico genera un nuovo paradigma culturale’

Luigi Bistagnino, Fondatore e Presidente della Systemic Approach Foundation, nel suo intevento Il “fare” sistemico genera un nuovo paradigma culturale ha illustrato l’approccio alla base del design sistemico, raccontando come in un’ottica eco-sistemica sappia evidenziare e valorizzare l’effetto delle azioni individuali sul benessere collettivo. 

 

 

 

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Filippo Barbera, ‘L’altra faccia dell’eccellenza: innovazione e fallimento’

Filippo Barbera, professore di Sociologia dei processi economici e del lavoro per il Dipartimento di Culture, Politica e Società dell’università di Torino, ha introdotto nel dibattito l’importante tema dell’ambivalenza dell’eccellenza, sospesa tra innovazione e fallimento. Nel suo intervento Barbera ha evidenziato come premiare pochi generi il fallimento ed il malessere di molti. Ma come non intaccare, in questa ottica, il livello della qualità? La proposta avanzata è quella di ripensare il paradigma che orienta le relazioni tra gli enti e le istituzioni, dando spazio a un modello diffuso, capace di far emergere il valore delle piccole realtà.

 

 

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Marguerite Kahrl, ‘ConMoi: un modello di resilienza per la città informale’

Marguerite Kahrl, Artista, Permaculture Designer, Co-founder di ConMoi, ha raccontato l’esperienza dell’associazione e il suo rapporto con il territorio nello sforzo quotidiano di far emergere le comuni radici umane attraverso la permacultura, l’autoproduzione, la resilienza, la salvaguardia e la promozione dei beni comuni, la mappatura dei beni in disuso e recuperare spazi e beni per uso sociale, la ri-vitalizzazione di aree ‘stagnanti’ o degradate in ecosistemi urbani, periurbani e rurali.

 

 

 

 

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Giuseppe Tuttobene, ‘Il ruolo della comunicazione sociale nell’identità metropolitana’

E’ seguito l’intervento di Giuseppe Tuttobene, co-founder dell’agenzia di comunicazione Quattrolinee, in cui sono stati spiegati i concetti di brand e comunicazione, offrendo ai partecipanti alcuni spunti utili per comunicare in maniera efficace l’identità ed i valori significativi di un territorio o un progetto.

 

 

 

 

Se vuoi leggere il racconto di uno dei partecipanti qui l’articolo: www.taurinews.it/torino-social-hackaton/.

La mattina di sabato è iniziata con una colazione da ETIKØ, diversamente Bistrò. La scelta del luogo è derivata dal desiderio di introdurre i lavori partendo da una realtà che applica i valori proposti. ETIKØ  “diversamente Bistrò” è un progetto ristorativo legato alla sostenibilità sociale ed ambientale. Tutto ciò che propone, appartiene ad un ambito in cui la correttezza solidale e l’attenzione alla materia prima, si uniscono per supportare, a loro volta, le realtà socio assistenziali legate al mondo del Murialdo.

Durante la giornata di co-progettazione ogni tavolo, secondo i diversi approcci che i moderatori hanno scelto, ha lavorato alla raccolta delle esperienze dei partecipanti per identificare gli aspetti su cui intervenire e proporre possibili soluzioni.

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In queste foto: alcune fasi di lavoro dei diversi tavoli

 

Il tavolo dedicato all’Accessibilità, guidato da Marco Muzzarelli (ENGIM) ha seguito un approccio maieutico, in cui con sapienza il moderatore ha fatto emergere le riflessioni dei partecipanti, rendendoli visibili attraverso mappe mentali. Il tavolo dedicato alla Democrazia e alla Sostenibilità ha unito l’approccio del design thinking e del design sistemico proposto da Monica Paolizzi (SocialFare®) a quelli dell’analisi del territorio portati dall’esperienza di Daniele Russolillo. Caterina Manolino (Experientia) e Federico Maggiora (Accademia Maurizio Maggiora) hanno saputo fondere l’approccio del human-centered design all’esperienza della progettazione sociale nell’esplorazione della Generatività. Marcello Bogetti ha supportato i partecipanti nell’indagine dell’Adattività a partire dagli strumenti offerti dalla network analysis.

 

Ogni tavolo ha prodotto un capitolo che in questi giorni il team di SocialFare®, in dialogo con i moderatori, sta provvedendo a montare nel documento di sintesi progettualeche raccoglie gli esiti dei lavori: “Lo storytelling della Torino Sociale”, una narrazione polifonica, identitaria e partecipata. Il testo sarà presto fruibile online, insieme al video di presentazione. Stay tuned!

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I partecipanti mentre realizzano il video di presentazione

Sostenibilità Creative | Festival dell’Innovazione Sociale – seconda edizione, Ravenna

SocialFare® partecipa al festival di Sostenibilità Creative 2016, il festival dell’Innovazione Sociale che si terrà a Ravenna dal 23 al 25 settembre, ideato e realizzato da Kirecò Soc Coop Onlus.

Sostenibilità Creative è un evento culturale che, partendo dalle esigenze del territorio, promuove l’innovazione sociale e la sostenibilità ambientale. Soprattutto è un luogo di pensiero dove informarsi, partecipare, condividere, scoprire. Un’occasione per comprendere il valore del contesto socio-territoriale e ambientale in cui si vive, e dare voce a realtà innovative, esplorando insieme le sfide sociali più attuali.

In-Formarsi, Ri-Scoprirsi, Ri-Conoscersi sono le tre parole totem del Festival. Tre modalità di confronto e di approfondimento, per tre giornate con tre format diversi, per un unico obiettivo: indagare e leggere la società al fine di immaginare con coraggio qualcosa al di là del contingente, dove i cittadini sono i protagonisti principali del cambiamento, e riacquistano fiducia, e restituiscono valore e peso alle proprie azioni.

Un’importante occasione per spostare il proprio punto di vista su quello che ci circonda

Nel fittissimo CALENDARIO DI EVENTI E WORKSHOP segnaliamo:

Venerdì 23 Settembre 2016

Per la sezione pomeridiana Innovazione Sociale a Confronto,

l’incontro SEMINARE IL FUTURO:

14.00 Nuovi Modelli Economici per l’Innovazione Sociale
Interverranno:
Benedetto Gui | Economista, Coordina il Dipartimento di Economia e Management di Sophia
Andrea Rapisardi |Economista dello sviluppo, Presidente e socio fondatore di LAMA, Socio fondatore di Impact Hub Firenze
Monica Paolizzi | Service Designer SocialFare® e project manager del programma di accelerazione
Modera: Paolo Campagnano, Presidente Impact Hub Rovereto
15.30 Coffe Break

16,00 Finanza a supporto delle idee: il progetto Ripartire
Utilizzare il microcredito quale nuovo strumento di sviluppo economico e di rilancio dell’occupazione
Saluti istituzionali e presentazione del progetto
16.45 Partner a supporto del progetto
17.00 Casi di successo – i testimonial
Intervengono imprenditori del territorio e nazionali che hanno sviluppato la loro idea imprenditoriale grazie al microcredito
17.30 La parola agli stakeholders
La città ha bisogno di rilanciare la microimprenditorialità? Diamo la parola agli attori del territorio
18.00 Domande e risposte
18.15 Sintesi e chiusura della sessione

Sabato 24 Settembre 2016

Sezione mattutina Innovazione Sociale a confronto,

workshop FARE CULTURA DI INNOVAZIONE (prenotazione obbligatoria)

Realtà di eccellenza a livello nazionale condurranno laboratori su diverse tematiche  legate alla comunicazione e al fare cultura di innovazione sociale. Laboratori di innovazione – 45 minuti per parlare di innovazione nelle imprese.

Design sistemico e innovazione: comprendere la catena di valore delle relazioni

SocialFare® | Centro per l’Innovazione Sociale

a cura di Roberta Destefanis, Systemic Designer e project manager di progetti di Social impact e Monica Paolizzi, Systemic Designer e project manager del programma di accelerazione per start up a impatto sociale di SocialFare®

Il workshop si focalizza sulla metodologia del design sistemico e su come la comprensione delle relazioni attive e passive, prossime e lontane, sia alla base di una visione strategica per costruire ecosistemi di innovazione. La catena di valore delle relazioni interpretata come valore sociale che può generare innovazione e valore economico.

(Prenota qui, e assicurati la possibilità di seguire il workshop!)

Leggi il programma completo

La continuità ci dà le radici.
Il cambiamento ci regala i rami, lasciando a noi la volontà
di estenderli e di farli crescere fino a raggiungere
nuove altezze
.”

Pauline R. Kezer (ex segretario di stato del Connecticut)