Net2Share | la social card sostenuta dalla comunità

Dal 2008 l’assistenza statale alle fasce di popolazione più fragili si è dotato di un nuovo strumento: la social card. L’obiettivo è quello di aumentare le possibilità di spesa garantendo la privacy del beneficiario. In quell’anno gli aventi diritto identificati sono i pensionati di età superiore ai 65 anni con reddito inferiore ai 6000 euro annui e le famiglie con bambini con età inferiore ai 3 anni e ISEE al di sotto di 6000 euro. Oggi in fase di definizione la diffusione di una social card sperimentale dedicata ai disoccupati, già testata in 12 grandi città italiane Bari, Bologna, Catania, Firenze, Genova, Milano, Napoli, Palermo, Roma, Torino, Venezia, Verona.

Nonostante la validità dello strumento proposto i primi tentativi hanno mostrato dei grossi limiti, in particolar modo il fatto che spesso le carte erogate fossero prive del credito promesso. Inoltre i crescenti tagli al welfare pubblico da una parte e l’aumento dei “nuovi poveri” dall’altro rendono  questo strumento sempre meno sostenibile. L’impresa sociale Enzo B. propone una soluzione innovativa a queste difficoltà mettendo in relazione social card e crowdfunding, e lo fa con il progetto Net2Share (vincitore del bando Fatto per bene della Compagnia San Paolo).

L’idea è quella di sfruttare le nuove tecnologie digitali per creare delle reti virtuose e trasversali all’interno delle comunità locali. Si chiama Net2Share, dove:

// “Net” sta per la rete di soggetti locali che diventa protagonista di relazioni di aiuto e di prossimità;

// “2” perché connette due sistemi: quello del riuso di beni privati e quello delle donazioni mediate da un circuito commerciale;

// “Share” indica il risultato finale del progetto: redistribuzione e condivisione.

mappa SHARING CARD_N2S-01

 

Il progetto, che ha vinto 35 mila euro dal bando dedicato alle reti di prossimità indetto dalla Compagnia San Paolo, avrà una sperimentazione di un anno, prevedendo un market test per la start-up con l’Ufficio Pio della Compagnia di San Paolo per poi puntare a crescere.

Entro la fine del 2016 la conclusione della sperimentazione a opera di Enzo B. in collaborazione con la rete di partner: SocialFare® | Centro per l’Innovazione Sociale, Associazione Arcipelago, Associazione Miravolante, Social Street di Corso Traiano e dintorni, le scuole Collodi Rodari e Cairoli, la Pasticceria del Borgo e l‘Associazione ComART.

Se vuoi saperne di più leggi anche l’articolo pubblicato da VITA dedicato a Net2Share!