Dalle auto alle persone: ridefinire il paradigma della mobilità attiva
In contesti urbani spesso dominati dal traffico motorizzato, Just Streets promuove la mobilità attiva per le persone — pedalare, camminare, poter sostare in spazi pubblici — come motore di coesione sociale e riduzione dell’inquinamento. Al centro di questa trasformazione c’è il concetto di giustizia spaziale: non solo redistribuire le risorse come piste ciclabili e aree pedonali, ma garantire che la voce dei gruppi più vulnerabili — persone con disabilità, anziani, famiglie, comunità LGBTQI+ — sia ascoltata e integrata nei processi decisionali per un accesso equo agli spazi pubblici.
Engagement e co-creation: la sfida di SocialFare
All’interno di Just Streets, SocialFare agisce come acceleratore di conoscenza. Il nostro ruolo non è quello di intervenire direttamente su ogni territorio, ma di potenziare i team locali di ciascuna città pilota. Lo facciamo attraverso un processo di train-the-trainer, fornendo metodologie e strumenti per gestire processi di coinvolgimento e co-progettazione efficaci e affiancando i team nella loro applicazione pratica sul campo.
La nostra sfida consiste quindi nel tradurre i principi della co-progettazione in pratiche concrete e replicabili, lavorando in stretta collaborazione con i team locali per rafforzare le loro capacità di coinvolgimento e co-creazione.
Il nostro supporto alle città si articola su tre livelli principali: formazione, monitoraggio e supporto operativo locale.
Il percorso è iniziato a settembre 2024 con una formazione online per i team delle città pilota e follower. Attraverso due workshop dedicati al coinvolgimento degli stakeholder e alla co-progettazione, abbiamo introdotto approcci metodologici e strumenti pratici: dalla mappatura degli attori locali alla definizione dei livelli di partecipazione, fino alla strutturazione di un intero processo di co-design. Per stimolare una riflessione immediata, abbiamo facilitato sessioni di lavoro in piccoli gruppi su canvas digitali (Miro), seguite da un confronto collettivo per discutere le prime idee su come procedere a livello locale.
Tra ottobre 2024 e gennaio 2025, abbiamo proseguito con un ciclo di sessioni individuali di monitoraggio con le città pilota. Questi incontri hanno permesso di affinare i piani di lavoro e identificare le sfide principali nel coinvolgere gli stakeholder. In parallelo, abbiamo collaborato con il partner tecnico RINA per sviluppare l’Engagement & Co-creation Report, un format condiviso per raccogliere dati, feedback e lezioni apprese, utile a monitorare i progressi dei living lab in modo omogeneo.
Infine, questa attività di monitoraggio si è integrata nelle Open House quindicinali, appuntamenti organizzati con i coordinatori del progetto. Questi incontri, pensati per l’apprendimento tra pari, permettono alle città di condividere progressi, buone pratiche e sfide. Questo format è stato adattato anche durante la visita a Vilnius (Lituania), dove abbiamo facilitato un dialogo tra le città e i partner tecnici su quattro temi strategici per il progetto: strumenti digitali, adattamento climatico, sicurezza e cambiamento comportamentale, giustizia spaziale e partecipazione.
Dai principi alla pratica: il supporto locale nelle città pilota
Per favorire un approccio di learning-by-doing, abbiamo offerto un supporto locale intensivo ad alcune città selezionate, combinando coaching online e co-conduzione di attività sul campo, in stretta collaborazione con i team locali.
- Kozani (Grecia): Oltre alle tre città pilota selezionate per il supporto dedicato, abbiamo fornito un coaching aggiuntivo a distanza in risposta a una richiesta specifica della città di Kozani e del suo partner tecnico TREDIT. Questo affiancamento, erogato online in collaborazione con i partner UFGC e IFP-r, ha replicato l’approccio utilizzato nelle altre città accompagnando online l’intero processo di coinvolgimento e co-progettazione per valutare i risultati e adattare il processo in modo iterativo.
- A Braga, il dipartimento di mobilità del comune ha scelto di adottare la metodologia Transition Arena.
Il nostro ruolo è stato quello di affiancare il team locale, aiutandolo a riflettere sull’efficacia e sui possibili aggiustamenti di questo approccio nel contesto specifico della comunità della Scuola Andrea Soares.
Abbiamo supportato il team nel favorire l’inclusione degli stakeholder locali e nell’integrare nelle attività alcuni strumenti utili alla definizione di scenari futuri per la comunità locale, quali ad esempio la “Gazzetta dal futuro”. Tra gennaio e febbraio 2025, i workshop hanno dunque coinvolto diversi attori locali con strumenti di analisi e di visione futura.
Questo percorso di co-creazione è culminato in un primo transition experiment con l’evento pubblico “Praça con vida” il 24 aprile 2025, che ha trasformato una piazza in uno spazio-laboratorio aperto al quartiere. A partire da Luglio il processo prosegue con la co-progettazione e la rifinitura dell’intervento fisico da proporre nell’area pilota della scuola.
- A Cugir, la sfida è oltre la semplice modifica infrastrutturale; l’obiettivo è innescare una graduale trasformazione della cultura della mobilità, in un contesto segnato da una bassa fiducia nelle istituzioni e da una limitata tradizione partecipativa.
Una strategia chiave identificata nelle consulenze fornite al team locale da SocialFare e Urban Future, è stata la nomina di un “mobility facilitator”, una figura incaricata di fare da ponte tra amministrazione e stakeholder locali, prendendo parte ad attività della comunità e soprattutto ascoltare le esigenze dei residenti direttamente in strada e nel contesto pubblico.
Su questa figura, oltre che sul team, si è concentrata l’azione di capacity building: attraverso una modalità train-the-trainer incentrata su questa nuova figura, lo staff del piccolo team comunale ha sviluppato sul campo nuove competenze nella gestione dei processi partecipativi.
L’iniziativa più visibile è il “Green Friday” mensile, un evento che chiude temporaneamente le strade al traffico per ospitare attività sociali, favorendo l’incontro intergenerazionale e la sperimentazione di pratiche di mobilità più inclusive, sviluppato come punto di partenza per sensibilizzare e coinvolgere i cittadini.
In questo quadro a Luglio il team SocialFare insieme ad Urban Future anche co-facilitato una serie di workshop di co-creazione con i cittadini, strutturati in una passeggiata esplorativa per la città e due workshop di co-progettazione, entrambe coinvolgendo sia residenti, studenti e associazioni locali, per identificare possibili interventi per alcune aree strategiche della città
- Città Metropolitana di Milano: Per la Città Metropolitana di Milano, il lavoro si è svolto in stretta collaborazione con il team locale e i partner tecnici del progetto (POLITO, RINA e LINKS).
Il nostro contributo si è concentrato sulla definizione del processo complessivo di ricerca e coinvolgimento degli attori locali del comune di Corsico, scelto come area pilota per il progetto. Questo percorso è iniziato con una serie di interviste ad associazioni locali curate da PoliTO, per poi proseguire con la somministrazione di un sondaggio a residenti e stakeholder dell’area ed un focus group – che ha visto la co-facilitazione di PoliTo e SocialFare insieme al team locale, per mappare e meglio definire le principali criticità così come opportunità di intervento nell’area pilota.
Questo lavoro proseguirà nei prossimi mesi nella definizione di scenari futuri possibili per l’area che saranno nuovamente condivisi e discussi insieme alla comunità locale per orientare linee guida di intervento da parte di Città Metropolitana e del Comune di Corsico nel progetto.