SocialFare si presenta in Europa

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Cos’è SocialFare, quali sono i suoi obiettivi, cosa fa per promuovere la qualità di vita e il benessere dei cittadini, come coinvolge le comunità, qual è il suo contributo affinché il concetto di innovazione sociale si radichi in Italia e in Europa? Intorno a queste e altre domande  si snoda la lunga intervista che Laura Orestano ed Elena Bologna, rispettivamente direttore generale e community architect del centro torinese, hanno rilasciato a Social Innovation Europe (SIE). L’intervista, pubblicata il 15 maggio sul sito europeo, si colloca nell’ambito di un’indagine sulle prospettive dell’innovazione sociale in Europa.

01SocialFare, primo centro di innovazione sociale in Italia, ha contribuito al dibattito sottolineando innanzi tutto come la chiave per il superamento delle ingiustizie sociali e lo sviluppo della società civile sia rappresentata oggi da soluzioni che sappiano cogliere nuovi bisogni e creare imprenditoria sociale, sostenibilità e reti. Soluzioni che dal 2013 hanno un esclusivo incubatore e acceleratore negli spazi colorati e accoglienti collocati nel centro di Torino.

La condivisione delle conoscenze con altri attori nazionali e internazionali che perseguono gli stessi obiettivi è centrale per chi come SociaFare lavora per aiutare concretamente le persone, a partire dalle periferie sociali. Una rete di collaborazioni che attraversa l’Europa e si sviluppa sostenuta dalla crescente consapevolezza delle potenzialità dell’innovazione sociale.

Una consapevolezza che cresce anche in Italia, seppure non in modo uniforme e nonostante i termini “social” e “innovation” vengano a volte utilizzati per descrivere azioni che non sono realmente innovative. Di qui l’esigenza sempre più avvertita, sottolinea Laura Orestano, di definire meglio il concetto in rapporto alle implicazioni che esso comporta. Come anche di trovare modalità efficaci per diffondere la comprensione della social innovation, magari organizzando dei tour europei con tappe nelle diverse città per spiegare, anche con esempi concreti, che cos’è e quali sono le sue potenzialità.

Ancora, nell’esperienza di SocialFare l’individuazione degli stakeholders e il coinvolgimento della comunità sono al centro di metodologie che si basano su un lavoro di ricerca e osservazione dei contesti in cui si va ad agire, prima di sperimentare nuove soluzioni all’insegna della “scalabilità” e della “sostenibilità”: altre parole chiave dell’innovazione sociale. Perché un impatto positivo per la società che sia il più ampio possibile non può prescindere da un’estesa rete di attori disposti ad investire risorse allungando lo sguardo oltre i modelli prestabiliti.

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