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CoCity | Le comunità co-progettano i Patti di Collaborazione insieme alla Pubblica Amministrazione

Nell’ambito del progetto Co-City è iniziata la fase di coprogettazione. Cittadini, associazioni, imprese sociali, cooperative e pubblica amministrazione costruiscono insieme i Patti di Collaborazione per rispondere alle esigenze di rigenerazione urbana e di lotta alla povertà e al degrado urbano. Per la stipula dei Patti rivolti ad edifici in disuso da riqualificare e all’ampliamento di piattaforme di servizio pubblico sottoutilizzate, la Città di Torino si avvale del supporto tecnico di SocialFare e S&T.

Co-City

Il progetto, avviato il 31 marzo del 2017 è pensato come occasione per promuove nuove forme di amministrazione condivisa con la cittadinanza, ai sensi del Regolamento sulla collaborazione tra cittadini e amministrazione per la cura, la gestione condivisa e la rigenerazione dei beni comuni urbani. CoCity è l’esito di un finanziamento europeo vinto dalla città nell’ambito del Bando Urban Innovative Actions.

Sono tre gli ambiti su cui la Città di Torino ha invitato i cittadini a sviluppare proposte per la collaborazione condivisa: avvio di attività all’interno di edifici in disuso da riqualificare (ambito A); riutilizzo di piattaforme di servizio pubblico sottoutilizzate (ambito B); cura dello spazio pubblico (ambito C). Sono oltre 100 le proposte complessive che sono state candiate, emerse anche grazie al l’azione di informazione e promozione compiuta dalle Case del Quartiere che hanno contribuito nei primi 12 mesi del progetto a diffondere la conoscenza del Regolamento e accompagnato alla scrittura dei patti i soggetti interessati, e che ora continuano ad affiancare le comunità nello sviluppo dei patti.

Ambito A
FUTURBOÌTA (Via Cumiana 15) mira a trasformare una manica abbandonata dell’ex staibilimento Lancia, situato tra corso Racconigi e corso Peschiera, in uno spazio dedicato a generare inclusione ed innovazione sociale attraverso attività connesse ad agricoltura verticale, sport di strada ed una narrazione (anche digitale) del quartiere.

Proponenti: Associazione Acmos, UISP Torino, Associazione PIEMONTE CULTURA, AUSER volontariato di Torino, Cooperativa sociale ORSO, Cooperativa sociale ARCOBALENO, Cooperativa sociale NANÀ, HOMERS impresa sociale, Associazione EUFEMIA, Gruppo ARCO, Gruppo informale LUOGHI FAMILIARI, Associazione Culturale BLOOMINGTEAM, Associazione culturale PlaTO.

Ambito B

FALKLAB² (Via degli Abeti 13) grazie al fermento delle realtà presenti nel quartiere si mira a rendere lo spazio fisico, situato nell’area degli edifici scolastici, un punto di riferimento per gli adolescenti e le loro famiglie, attraverso laboratori artistici/di lettura/doposcuola. Il prefabbricato all’interno della scuola si trasforma in uno spazio in cui costruire e ricostruire l’identità del quartiere e favorire il dialogo tra generazioni.

Proponenti: Gruppo Giovanile Yepp Falchera, I.C. Leonardo da Vinci, Biblioteca Civica Don Milani, CISV, A.P.S. Sviluppo di Falchera, A.S.D. Falchera Falklab, Ass. Pequenas Huellas, Ceramista Serena Elia, Arte Terapeuta Billè, Gruppo Oasi Donna.

HABITAT (via Le Chiuse 66) si pone l’obiettivo di creare uno spazio in cui offrire servizi innovativi di supporto e nuovo welfare ai cittadini alle prese con l’esperienza della genitorialità e/o in una fase di transizione dal punto di vista lavorativo e/o personale.

Proponenti: Associazione culturale Archimente, STRANAIDEA s.c.s., Patchanka s.c.s.

CASA OZANAM (via Foligno 14) è un community hub che raccoglie diverse realtà impegnate in un processo di rivitalizzazione del luogo. Il nuovo programma si pone l’obiettivo di ampliarne l’offerta, trasformando questo suggestivo luogo ricco di storia in una nuova Casa del Quartiere per la Circoscrizione 5.

Proponenti: Associazione di promozione sociale OrtiAlti, Cooperativa sociale Meeting Service, Associazione European Research Institute, Associazione Pakistan Piemonte (APP), Associazione Parco del Nobile, Cooperativa Sociale DinamoCoop, Associazione Impresa e Territorio – Federico Capuano, Associazione Minollo-cooperazione sociale nella città.

CENTRO INTERCULTURALE (corso Taranto 160) costituito nel 1996, il Centro Interculturale di Torino ad oggi offre i propri spazi ad una quarantina di associazioni operanti in diversi settori tra cui tuttavia ancora non è stata strutturata una collaborazione stabile su iniziative e progetti comuni. Obiettivo della proposta progettuale è costruire un’identità unitaria per il Centro, perché possa essere un polo di riferimento per la città nella promozione del dialogo interculturale e nella promozione del senso di appartenenza e di comunità.

Proponenti: ACTIONAID, ASSOCIAZIONE JANELA, M.A.I.S. – Movimento per l’Autosviluppo, l’Interscambio e la Solidarietà, RE.TE ONG, VIE D’INCONTRO S.C.S ONLUS.

Segui sulla pagina dedicata al processo di co-progettazione lo sviluppo dei progetti.