Sostenibilità Creative | Festival dell’Innovazione Sociale – seconda edizione, Ravenna

SocialFare® partecipa al festival di Sostenibilità Creative 2016, il festival dell’Innovazione Sociale che si terrà a Ravenna dal 23 al 25 settembre, ideato e realizzato da Kirecò Soc Coop Onlus.

Sostenibilità Creative è un evento culturale che, partendo dalle esigenze del territorio, promuove l’innovazione sociale e la sostenibilità ambientale. Soprattutto è un luogo di pensiero dove informarsi, partecipare, condividere, scoprire. Un’occasione per comprendere il valore del contesto socio-territoriale e ambientale in cui si vive, e dare voce a realtà innovative, esplorando insieme le sfide sociali più attuali.

In-Formarsi, Ri-Scoprirsi, Ri-Conoscersi sono le tre parole totem del Festival. Tre modalità di confronto e di approfondimento, per tre giornate con tre format diversi, per un unico obiettivo: indagare e leggere la società al fine di immaginare con coraggio qualcosa al di là del contingente, dove i cittadini sono i protagonisti principali del cambiamento, e riacquistano fiducia, e restituiscono valore e peso alle proprie azioni.

Un’importante occasione per spostare il proprio punto di vista su quello che ci circonda

Nel fittissimo CALENDARIO DI EVENTI E WORKSHOP segnaliamo:

Venerdì 23 Settembre 2016

Per la sezione pomeridiana Innovazione Sociale a Confronto,

l’incontro SEMINARE IL FUTURO:

14.00 Nuovi Modelli Economici per l’Innovazione Sociale
Interverranno:
Benedetto Gui | Economista, Coordina il Dipartimento di Economia e Management di Sophia
Andrea Rapisardi |Economista dello sviluppo, Presidente e socio fondatore di LAMA, Socio fondatore di Impact Hub Firenze
Monica Paolizzi | Service Designer SocialFare® e project manager del programma di accelerazione
Modera: Paolo Campagnano, Presidente Impact Hub Rovereto
15.30 Coffe Break

16,00 Finanza a supporto delle idee: il progetto Ripartire
Utilizzare il microcredito quale nuovo strumento di sviluppo economico e di rilancio dell’occupazione
Saluti istituzionali e presentazione del progetto
16.45 Partner a supporto del progetto
17.00 Casi di successo – i testimonial
Intervengono imprenditori del territorio e nazionali che hanno sviluppato la loro idea imprenditoriale grazie al microcredito
17.30 La parola agli stakeholders
La città ha bisogno di rilanciare la microimprenditorialità? Diamo la parola agli attori del territorio
18.00 Domande e risposte
18.15 Sintesi e chiusura della sessione

Sabato 24 Settembre 2016

Sezione mattutina Innovazione Sociale a confronto,

workshop FARE CULTURA DI INNOVAZIONE (prenotazione obbligatoria)

Realtà di eccellenza a livello nazionale condurranno laboratori su diverse tematiche  legate alla comunicazione e al fare cultura di innovazione sociale. Laboratori di innovazione – 45 minuti per parlare di innovazione nelle imprese.

Design sistemico e innovazione: comprendere la catena di valore delle relazioni

SocialFare® | Centro per l’Innovazione Sociale

a cura di Roberta Destefanis, Systemic Designer e project manager di progetti di Social impact e Monica Paolizzi, Systemic Designer e project manager del programma di accelerazione per start up a impatto sociale di SocialFare®

Il workshop si focalizza sulla metodologia del design sistemico e su come la comprensione delle relazioni attive e passive, prossime e lontane, sia alla base di una visione strategica per costruire ecosistemi di innovazione. La catena di valore delle relazioni interpretata come valore sociale che può generare innovazione e valore economico.

(Prenota qui, e assicurati la possibilità di seguire il workshop!)

Leggi il programma completo

La continuità ci dà le radici.
Il cambiamento ci regala i rami, lasciando a noi la volontà
di estenderli e di farli crescere fino a raggiungere
nuove altezze
.”

Pauline R. Kezer (ex segretario di stato del Connecticut)

Parte da Rio l’avventura di Atleti Speciali

7 Settembre 2016 – (Rio de Janeiro). Questa mattina hanno sfilato al Maracanà per la cerimonia di apertura delle Paralimpiadi 4000 atleti, 101 arrivano dall’Italia. Tra questi, Ferdinando Acerbi in gara per la disciplina del paradressage nelle gare individuali e di squadra.

Ferdinando Acerbi: atleta d’eccezione e startupper

imageUn talento per l’equitazione che si manifesta subito: a soli 7 anni Ferdinando monta già a cavallo, gareggia e vince.  Nel 1982 partecipa ai Campionati Europei Juniores. La sua vita, però, subisce un brusco cambiamento quando durante un’immersione (allora era anche istruttore di sub), ha un incidente iperbarico: un membro del gruppo di immersione di cui è responsabile non torna su con gli altri. Ferdinando torna a cercarlo, lo trova in stallo a 80 metri di profondità. Per salvarlo deve fare in fretta, il più in fretta possibile. Salva il compagno, ma emergere troppo rapidamente gli provoca una paraplegia incompleta agli arti inferioriIn un recente articolo all’Huffingtonpost il racconto delle difficoltà affrontate nella lunga riabilitazione, e nel tentativo di recuperare l’uso parziale delle gambe (gravemente compromesso).

Henable: soluzioni digitali a problemi reali

Henable1-770x451Quando il team di SocialFare®  ha conosciuto Ferdinando, ha incontrato un imprenditore audace e creativo: nel frattempo ha fondato Henable, una cooperativa sociale che si occupa di inserimento lavorativo e promozione dell’inclusione sociale di persone con disabilità attraverso l’utilizzo delle tecnologie digitali. Ferdinando segue il programma di accelerazione di SocialFare®, si allena e non ferma la sua creatività. Oggi in contemporanea alla partenza delle Paralimpiadi, Henable lancia da Rio il sito “Atleti Speciali”, un nuovo modo di raccontare lo sport e le storie di atleti che hanno affrontato le loro sfide più importanti, prima nella vita e poi sui campi di gara.

Atleti Speciali: un nuovo modo di intendere e affrontare la disabilità

Una piattaforma web per dare voce ad atleti che lavorano spesso nell’ombra, le cui esperienze, fatte di storie di vita, percorsi, allenamenti, fatiche e traguardi, rappresentano un’opportunità per promuovere un cambio culturale e la diffusione di un nuovo modo di intendere e affrontare la disabilità.

Ferdinando Acerbi ha dichiarato: “Quando ho fondato Henable la mia intenzione era di offrire una nuova opportunità a chi, come me, si è trovato a convivere con una disabilità; noi formiamo persone, cerchiamo di inserirle nel mondo del lavoro, pensiamo a nuovi strumenti digitali per semplificare la vita; «Atleti Speciali» apre una nuova fase del nostro percorso, voglio che tutti i ragazzi possano avvicinarsi a uno sport adatto alla loro disabilità, con tutto il sostegno, anche finanziario, per arrivare a gareggiare al meglio delle loro possibilità”.

L’iniziativa, che ha l’appoggio ufficiale del Comitato Italiano Paralimpico, parte nella sua prima versione in occasione della cerimonia di apertura, ma è destinata a crescere e completarsi nei prossimi mesi, per seguire giorno per giorno tutti gli “atleti speciali” che praticano sport a qualsiasi livello. Il sito offrirà una serie di servizi e funzionalità ad atleti e federazioni, a partire da uno spazio nel quale raccontare e raccontarsi, e metterà a disposizione una semplice piattaforma di crowdfunding per permettere agli atleti di promuoversi e raccogliere le risorse finanziarie necessarie ad affrontare le imprese più ambiziose.

I servizi saranno arricchiti nei prossimi mesi: ad esempio, si lavorerà per permettere ai ragazzi di trovare rapidamente informazioni sui luoghi dove poter praticare sport adatti alla propria disabilità in maniera professionale e in sicurezza. Inoltre, uno spazio editoriale sarà messo a disposizione di atleti e tecnici che condivideranno idee, suggerimenti, soluzioni, trucchi ed esperienze.

Verranno seguite tutte le gare e gli appuntamenti paralimpici e, in futuro, sarà dato spazio a eventi nazionali e internazionali di particolare rilievo. 

In sella a Quasimodo di San Patrignano, Ferdinando rappresenta l’Italia nella disciplina del paradressage alle Paralimpiadi di Rio. Noi continuiamo a fare il tifo per tutte le sue imprese!

Atleti Speciali: www.atletispeciali.com/ita

 

OLTRE VENTURE INVESTE IN SOCIALFARE® E VIENE LANCIATA LA NUOVA CALL FOUNDAMENTA #2

Oltre Venture, primo fondo italiano di social venture, entra ufficialmente nella compagine sociale di SocialFare®, primo Centro per l’Innovazione Sociale italiano. Oltre Venture è una società di Venture Capital Sociale, operante da oltre dieci anni nel supporto e nel lancio di nuove iniziative ad impatto sociale.  L’annuncio ufficiale dell’ingresso di Oltre Venture in SocialFare® è avvenuto durante la conferenza stampa del 28 giugno 2016, presso la sede di Rinascimenti Sociali (a Torino). L’accordo contribuisce a valorizzare anni di esperienza di SocialFare® nello sviluppo, accompagnamento e accelerazione di business idea e start-up a impatto sociale.

Grazie a questo nuova unione, i due attori si focalizzano ancora di più sull’obiettivo comune di sviluppare nuove e migliori soluzioni per affrontare le sfide sociali contemporanee identificate anche a livello europeo, creando valore non solo per gli investitori, per gli utenti e per l’intera collettività.

Questo nuovo modo di fare impresa, con una forte attenzione all’impatto sociale, si sta sviluppando sempre più anche in Italia – commenta Lorenzo Allevi, AD di Oltre Venture. Poter affidarsi e puntare su luoghi in cui professionisti del settore aiutino l’imprenditore a fare i primi passi nella concretizzazione delle proprie idee, è fondamentale sia per gli imprenditori stessi sia per gli investitori istituzionali. Per questo motivo siamo molto felici di aver investito in SocialFare® e siamo altresì contenti di sviluppare questa iniziativa nella città di Torino, che ha molti elementi positivi in grado di contribuire al successo del progetto.

Laura Orestano, AD di SocialFare®, ha espresso la massima soddisfazione di tutta la squadra SocialFare® e dei tanti partner presenti nella rete Rinascimenti Sociali: “Poter contare su un fondo come Oltre Venture, precursore in Italia per questo nuovo approccio, è per noi motivo di grande orgoglio e un consolidamento del modello di convergenza sociale e finanziaria per costruire quelle nuove imprese di servizi e prodotti delle quali l’Italia ha tanto bisogno per creare innovazione sociale e sostenibilità economico-finanziaria. In questi mesi abbiamo lanciato un programma unico in Italia e particolarmente ambizioso, nel quale le start-up accelerate diventeranno aziende con un buon fatturato, con una buona scalabilità e con una proposta innovativa rispetto ai cittadini e ai loro bisogni.”

Alla conferenza stampa sono intervenuti anche Mario Calderini (Politecnico di Milano – School of Management), Marco Demarie (Compagnia di San Paolo) e Danilo Magni (SocialFare®). A moderare Annalisa Magone (Torino Nord Ovest).

SocialFare® gestirà, in collaborazione con Oltre Venture e i main partner di rete, il processo di selezione delle start-up e business idea che avranno accesso ad un programma di accelerazione ad alto impatto di 4 mesi, che aggrega partner nazionali e internazionali in una piattaforma di convergenza e innovazione a impatto sociale, con l’obiettivo di generare start-up pronte a ricevere investimenti. Alla fine del loro percorso, le start-up accelerate saranno presentate ad un network di investitori (tra i quali Oltre Venture e Club degli Investitori). Oltre Venture, nel mese di giugno, ha lanciato il secondo fondo – Oltre II Sicaf, partecipato da importanti investitoti istituzionali – che metterà a disposizione degli imprenditori sociali nuove risorse finanziarie e supporto manageriale per la realizzazione di nuove imprese. Uno dei bisogni primari delle nuove imprese, è proprio quello di entrare in contatto con investitori pronti a far crescere nuove realtà di eccellenza.

Per questa ragione la conferenza stampa è stata l’occasione, inoltre, per lanciare FOUNDAMENTA #2: seconda edizione della call italiana per business idea e start-up a impatto sociale, il cui bando rimarrà aperto fino al 7 agosto 2016. FOUNDAMENTA #2 si pone l’obiettivo di selezionare, a livello nazionale, startup e business idea con soluzioni di eccellenza, innovative e scalabili, che rispondano alle importanti sfide sociali contemporanee, nelle seguenti aree di interesse:

  • Salute e benessere
  • Innovazione didattico formativa
  • Welfare
  • Cultura
  • Agricoltura e cibo

Le start-up selezionate avranno accesso ad un programma di accelerazione unico perché partecipato da partner nazionali ed internazionali, da mentor e advisor di assoluta eccellenza, in una location nel centro di Torino e in collaborazione con il primo fondo di social venture italiano, Oltre Venture. Il fondo si è impegnato a mettere a disposizione 400 mila euro come start-up investment da allocare – a sua totale discrezionalità – nelle migliori start-up partecipanti ai programmi di accelerazione di SocialFare®.

Per il lancio della call FOUNDAMENTA #2 interverranno gli altri soci presenti nel capitale sociale di SocialFare®: Corrado Ferretti (PerMicro S.p.A), Leonardo Camiciotti (Consorzio TOP-IX) e Marco Muzzarelli (ENGIM). 

La prima edizione del programma 2015-2016 ha accelerato 16 business idea/start-up, selezionate nel corso della prima call FOUNDAMENTA che ha visto la partecipazione di oltre 180 candidati per un totale di 67 proposte, che hanno avuto l’opportunità di entrare a far parte di  un programma di accelerazione “su misura” per generare startup a impatto sociale replicabili e scalabili. La prima edizione del programma di accelerazione si concluderà il 14 luglio 2016 con la partecipazione delle start-up all’investor day.

 

Le quattro facce dell’imprenditoria femminile | 15 Giugno, 9:30 – 17:30

La Camera di Commercio di Torino, mercoledì 15 giugno, propone presso il centro congressi “Torino Incontra” (via Nino Costa 8) l’evento Le quattro facce dell’imprenditoria femminile. Una giornata dedicata a 4 temi d’attualità, che influenzano i trend di sviluppo imprenditoriale e di carriera delle donne:

  • Leadership
  • Innovazione
  • Con-divisione dei tempi
  • Imprenditorialità straniera

Programma dell’evento

9.30 Apertura lavori
Intervengono:

/ Guido Cerrato | Dirigente Area Promozione del Territorio e Regolazione del Mercato, Camera di commercio di Torino
/ Silvana Neri | Presidente Comitato Imprenditoria Femminile di Torino
/ Monica Cerutti | Assessore regionale alle Politiche giovanili, Diritto allo studio universitario, Cooperazione decentrata internazionale, Pari opportunità, Diritti civili, Immigrazione
/ Isa Maggi | Referente nazionale Stati Generali delle donne

10.15 Sessione I – Leadership al femminile
Coordina e introduce la sessione: Livia Damilano

10.25 Consegna del premio “Donne che ce l’hanno fatta”

10.35 Rubrica: A tu per tu…
La rubrica sarà un momento di confronto ed approfondimento su tema con due donne leader; “cos’è la leadership”, “quali sono le caratteristiche per essere una leader”, “come ci si sente leader”, questi alcuni dei punti che verranno affrontati.

11.00 Sessione II – Innovazione è donna
Coordina e introduce la sessione: Mariella Berra

11.10 Lettura degli abstract

11.40 tavola rotonda: Smart, Slow e Green…le tre facce dell’innovazione
La tavola rotonda, moderata da Annalisa Magone, avrà l’obiettivo di mettere in evidenza le azioni che il territorio piemontese ha messo in campo per supportare le imprese, e le imprenditrici, nel processo di innovazione delle loro realtà.

13.00 – 14.00 Pausa pranzo

14.00 Sessione III – Con-dividiamo tempo e risorse
Coordina e introduce la sessione: Anna Maria D’Angelo

Ore 14.10: Lettura degli abstract

Ore 14.40 tavola rotonda: Pratiche di conciliazione: ideazione, strutturazione e sostegno
Obiettivo della tavola rotonda, moderata da Anna Maria D’Angelo, sarà la messa in luce delle politiche attive a sostegno della conciliazione, delle problematiche ancora oggi esistenti e l’individuazione di proposte operative da attivare sul territorio piemontese e/o nazionale.

15.20 Sessione IV – L’imprenditoria femminile straniera
Coordina e introduce la sessione: Alessandra Brogliatto (da confermare)

Ore 15.30 Lettura degli abstract

Ore 15.50 tavola rotonda: I servizi a sostegno dell’integrazione
La tavola rotonda, moderata da Alessandra Brogliatto sarà occasione per conoscere quante e quali sono le donne straniere che fanno impresa sul nostro territorio, quali le loro propensioni, aspettative ed esigenze, e quali i servizi messi loro a disposizione per aiutarle nel processo di orientamento all’imprenditorialità e di integrazione.

Ore 16.40 Relazione conclusiva Progettualità future
Alla luce delle proposte, esperienze ed istanze raccontate nella giornata, il botta e risposta conclusivo della giornata sarà finalizzato all’individuazione di azioni da mettere in campo nel triennio 2016-2019 atte a supportare le donne a meglio capire, affrontare ed avvicinarsi al mondo dell’imprenditorialità.

Ore 17.15 Conclusione dei lavori

Per chi è interessato a condividere la propria esperienza durante l’evento, è possibile mandare un abstract di massimo 1500 caratteri all’indirizzo mail comitatoimprenditoriafemminile@to.camcom.it, o portarlo direttamente con sè il 15 giugno.

Per effettuare l’iscrizione occorre essere registrati al sito tramite il seguente link: Registrati al sito.

Per ulteriori informazioni contattare il numero 011.5716354 o mandare una mail a comitatoimprenditoriafemminile@to.camcom.it .

Le iscrizioni verranno chiuse al raggiungimento massimo dei partecipanti.

Esplode Supernova, festival dell’innnovazione e della creatività: scopri gli eventi promossi da SocialFare!

Il 27 – 28 – 29 maggio 2016, Torino ospiterà la seconda edizione di SUPERNOVA: il festival dell’innovazione e della creatività “targato” Talent Garden, partner di rete di SocialFare. L’edizione di quest’anno vuole esplorare i cambiamenti dell’ambiente attuali e futuri, per dimostrare come creatività e tecnologia possano limitare quelli negativi, e apportare modifiche positive all’ambiente che ci circonda.

Innovazione e ambiente saranno declinati non soltanto nell’accezione più propriamente ambientalistica, ma in quello di ambiente condiviso, human habitat (reale e virtuale), sociale e connesso. Il programma è ricco di eventi, tra cui segnaliamo “Wikisocial – Il vocabolario delle esperienze di innovazione sociale” (nel Main Dome, sezione Talk, in Piazza Carlo Alberto domenica 29 maggio dalle ore 14:00 alle ore 15:00).

Il format innovativo Wikisocial articola la conferenza sulla base dell’alfabeto di innovazione sociale. Si parte con delle lettere iniziali che agganciano parole chiave, spiegazioni, testimonianze, esempi, riflessioni, critiche. I relatori spiegano i termini e rispondono alle domande dal pubblico per condividere maggiore conoscenza e esperienze pratiche. 

Nel panel sarà presente nel ruolo di Moderatore:

  • Monica Paolizzi – SocialFare

Interverranno gli speaker e gli innovatori sociali:

  • Daniele Russolillo – Turin School of Local Regulation
  • Gianni Savio – Planet Idea
  • Fabrizio Galliati – Coldiretti
  • Miriam Bicocca – Politecnico di Torino
  • Edoardo Bianchi – Ortja

Durante la manifestazione potrete incontrare molte delle start-up accelerate nel programma di accelerazione Rinascimenti Sociali, lanciato da SocialFare nel 2015.

Presso gli stand allestiti in piazza Carlo Alberto saranno presenti:

Sabato 28 maggio dalle 17:30 alle 19:00, Sport Grand Tour  accompagnerà i bambini alla scoperta degli sport con il laboratorio “Il percorso della Torcia Olimpica” nel Dome Kids di Piazza Carlo Alberto. L’evento è gratuito, ma è necessario iscriversi

Nel panel Civic Crowdfunding (domenica 29 maggio alle 11:00, nel Main Dome di Piazza Carlo Alberto) sarà presente Armando Mattei di PlanBee.

Per le start-up iscritte al Mentor Game, invece, la possibilità di incontrare alcuni tra i membri del team SocialFare in un evento dedicato al confronto tra esperti d’impresa e realtà emergenti.

Per maggiori informazioni sul programma è possibile consultare il sito http://torino.festivalsupernova.it/

 

 

CREATIVE BUSINESS CUP

La Creative Business Cup ha come obiettivo dare visibilità alle imprese culturali e creative, supportando i progetti con un forte impatto socialeÈ  organizzata da una fitta rete di partner danesi (e non), paese che ogni anno ospita la fase finale. L’evento, arrivato alla sua settima edizione, rappresenta un momento di incontro tra start-up creative e investitori. Anche nel 2016 parteciperanno business angels e investitori da oltre 50 paesiI premi (in denaro e formazione) messi a disposizione per la start-up prima classificata dell’edizione internazionale 2015 hanno superato i 140000,00 €.

La CBC è una business competition internazionale, dedicata a imprenditori e idee di impresa nel settore delle industrie creative, che coinvolge oltre 45 nazioni. È ora on-line la challenge 2016 per le imprese italiane: una grande opportunità di visibilità e crescita per idee e imprese nel settore delle industrie creative. Materahub dal 2011 è host italiano. La competizione offre, infatti, la possibilità di far conoscere al mondo intero il proprio progetto.

Se hai una business idea ed esperienza nelle industrie creative (Design, Architettura, Produzione di contenuti, Gaming, Advertising, Libri e stampa, Musica, Film & Video, Artigianato, Radio & TV, Parchi di intrattenimento e scenografie, Gastronomia) puoi partecipare alla Creative Business Cup. Puoi farlo sia come singolo che in forma di team: in ogni caso, è necessario che tra i proponenti di un progetto, almeno un componente abbia esperienza nel settore creativo di riferimento.

Le start-up e imprese dovranno combinare capacità creative e potenzialità di mercato, e saranno valutate soprattutto in relazione a originalità, creatività, potenzialità di mercato, stato di avanzamento del progetto, problemi sociali a cui il progetto dà risposta.

SocialFare | Centro per l’Innovazione Sociale è tra i partner che affiancano Materahub e MetaGroup nella ricerca dell’idea di impresa che rappresenterà l’Italia dal 13 al 15 novembre 2016 a Copenhagen, assieme a organizzazione provenienti da tutta Italia impegnate da anni nello sviluppo e il supporto alle industrie culturali e creative nel nostro Paese: BASE Milano, Calabresi Creativi, Contamination Lab, Distretto Produttivo Puglia Creativa, Fondazione Fitzcarraldo, IncrediBol, Make A CubeTAG Cosenza, Trentino Sviluppo.

La giuria (in fase di completamento) è composta da esperti e imprenditori nel settore culturale e creativo. Scopri i vincitori della precedenti edizioni e partecipa alla CBC Italia 2016.

Torino Startup | Una proposta per potenziare l’ecosistema locale per la creazione d’impresa

Un ecosistema coeso al suo interno, aperto e attrattivo verso l’esterno, integrato con le aziende locali, attento al capitale umano, efficace nel business support, flessibile sul piano finanziario. Questa la direzione e l’obiettivo di crescita suggeriti dal gruppo di lavoro, composto dagli attori attivi sul territorio, che ha realizzato il report presentato venerdì 15 aprile 2016 nell’ambito della manifestazione “Torino Startup”.

Il report è l’esito del laboratorio Start-up Metro Torino. Il progetto si inscrive nell’ambito del programma Metros (Metropolitan Economic Transformation and Regional Organizational Structures), promosso dal German Marshall Fund of United States. Il programma, sostenuto anche dallaCompagnia di San Paolo, vuole favorire la collaborazione tra alcune città del sud Europa (Torino, Genova, Bilbao e Salonicco) sui temi dello sviluppo economico, attraverso la condivisione di buone pratiche, lo scambio e il confronto tra operatori. Start-up Metro Torino è nato con l’obiettivo di fornire in maniera congiunta e coordinata indicazioni qualificate ai decisori istituzionali per definire le scelte strategiche di potenziamento dell’ecosistema piemontese per la creazione d’impresa.

METODO DI INDAGINE

L’elaborazione di questo report si è sviluppata nell’arco di sei mesi (da settembre 2015 a febbraio 2016), grazie a un percorso condiviso di lavoro che ha portato al coinvolgimento di numerosi interlocutori locali. Ogni fase dell’intervento è stata discussa, concordata e valutata con il Gruppo di progetto, composta da: Torino Strategica (coordinamento generale), Fondazione Human+ (supervisione scientifica), Camera di Commercio di Torino/Torino Social Innovation, Città Metropolitana di Torino (MIP – Mettersi in proprio), SocialFare, Incubatori accademici I3P e i 2i3T, PerMicroLab, Rèseau Entreprendre Piemonte, Università degli Studi di Torino.

Il percorso di lavoro ha inoltre previsto alcuni momenti di consultazione con i diversi portatori di interesse attraverso:
/ un opinion survey realizzata con un questionario inviato a tutti i 65 attori dell’ecosistema per la creazione di impresa,
/ alcuni focus group realizzati con panel di neo-imprenditori locali con almeno due anni di esperienza,
un dibattito pubblico dal titolo “Local Insights Torino’s Ecosystem che ha visto la partecipazione di Greg Horowitt,
diversi incontri individuali con leader locali sui temi di governance, sistema univesitario, fondazioni bancarie, e associazionismo.

Tre le tappe principali di questo percorso condiviso: 1. la definizione degli obiettivi futuri, generare più impatto economico grazie all’ecosistema, l’analisi dei punti di forza e aree da potenziare (analisi dello stato attuale dell’ecosistema), e la formulazione di proposte per il rafforzamento dell’ecosistema (proposta condivisa articolata in sei punti).

VALUTAZIONE DELL’ECOSISTEMA TORINESE

La forte attenzione rivolta agli ecosistemi imprenditoriali ha una semplice ragione: dove è presente un ecosistema evoluto e dinamico è maggiore lo sviluppo economico e sociale. Le economie contemporanee premiano quei territori che dispongono di un ecosistema performante, in accordo con quanto evidenziato dall’Entrepreneurship Indicator Programme (sviluppato da OECD ed EUROSTAT) secondo cui gli ecosistemi imprenditoriali hanno un’influenza accertata su tre output economici fondamentali: nascita di nuove imprese, creazione di posti di lavoro, aumento della ricchezza collettiva.

Performance

Ne deriva che misurando gli output economici riconducibili all’azione dell’ecosistema imprenditoriale di Torino (relativi a questi tre aspetti), è possibile valutare il suo livello di performance e compararlo a quello di altre realtà italiane. L’analisi comparata condotta a livello nazionale per l’anno 2015, vede Torino collocarsi sempre in una posizione mediana delle classifiche,  evidenziando come l’ecosistema imprenditoriale torinese possa migliorare in modo rilevante  le proprie prestazioni sia quanto a creazione di nuove imprese, che a occupazione prodotta dalle neo-imprese e innovazione generata come forma di ricchezza collettiva.

Un  ecosistema imprenditoriale può essere definito come un insieme interconnesso di singole individualità con “intenzione imprenditoriale”, di operatori economici e di istituzioni che formalmente e informalmente interagiscono per generare attività di impresa (definizione è liberamente tratta da: C. Mason, R. Brown, Entrepreneurial ecosystems and growth oriented entrepreneurship, Final Report to OECD, Paris, 2014). Per poter valutare la struttura di un ecosistema imprenditoriale è quindi necessario prendere in considerazione due aspetti: numerosità dei suoi attori, e relazioni che tra essi intercorrono.Schermata 2016-04-20 alle 11.48.32

La mappatura effettuata nel corso dell’intervento ha individuato 65 attori attivi nell’ecosistema torinese a fine 2015. I diversi attori sono stati poi ricondotti a otto aree di azione, definite in concordanza con le indicazioni di OECD/EUROSTAT : business support (incubatori, acceleratori, servizi di mentoring), imprenditorialità (trade association, industry association), community (start-up network, coworking agency, fablab), infrastrutture (accesso a facility), finanza (banche, angel investor, venture capital), settore pubblico e policy (governi locali, associazioni pubbliche, camera di commercio), capitale umano (università pubbliche e private), ricerca e sviluppo (centri di ricerca, technological park).

Ne emerge un ecosistema adeguato per il numero e la varietà degli attori presenti sul territorio (65 soggetti mappati), ma il cui livello di networking è ampiamente migliorabile: i costi di transazione sono elevati sia per garantire una fluida e rapida circolazione delle informazioni e conoscenze, che per generare progetti e iniziative coordinate e condivise.

Valutazione del funzionamento

Rispetto al suo funzionamento la valutazione del sistema torinese è stato compiuto in relazione a cinque dimensioni:

  1. SUPPORTO AL BUSINESS: fornitura di servizi e consulenze per il processo di creazione di impresa.

L’ecosistema torinese offre una gamma soddisfacente di servizi e risorse per le neo-imprese nelle fasi iniziale e intermedia del ciclo di start-up, ma non riesce a supportare adeguatamente le neo-imprese nel momento cruciale del consolidamento (business growth) al termine del percorso di creazione di impresa.

  1. MENTALITÀ IMPRENDITORIALE: promozione dello spirito imprenditoriale come cultura e valore.

Sotto questo profilo l’ecosistema svolge un’azione efficace nel consolidare e diffondere il significato e il valore collettivo del fare impresa verso il pubblico di potenziali imprenditori adulti. Migliorabile invece la promozione della mentalità imprenditoriale fra i giovani e gli studenti.

  1. CAPITALE UMANO: crescita professionale e sociale dei nuovi talenti imprenditoriali.

Parziali punti di forza dell’ecosistema sono l’individuazione di nuovi potenziali imprenditori e l’azione formativa nei loro confronti, basata su un mix di formazione formale e di apprendimento sul campo. L’area di miglioramento è lo sviluppo di community per consolidare apprendimenti, senso di appartenenza e generare opportunità di business.

  1. RISORSE FINANZIARIE: reperimento di capitali di rischio a disposizione delle imprese nascenti.

L’ecosistema è in grado di intercettare risorse finanziarie adeguate per le esigenze delle neo-imprese. Il punto critico è la logica complessiva di finanziamento e investimento, distante dai bisogni e richieste delle neo-imprese in termini di velocità di erogazione, flessibilità amministrativa, gestione del rischio.

  1. APERTURA: connessione con realtà esterne e attrattività rispetto ad altri territori ed ecosistemi.

L’Openness è la dimensione più carente dell’ecosistema. Il suo funzionamento è ampiamente migliorabile sotto ogni profilo: capacità di attrarre iniziative imprenditoriali a Torino, capacità di collegarsi al circuito nazionale e internazionale della creazione di impresa, capacità di accreditarsi e rendersi visibile come “Città delle start-up”.

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LE PROPOSTE

Alla luce di questa analisi, e con la prospettiva di potenziare l’ecosistema affinché generi maggiore impatto economico, il Gruppo di Lavoro ha formulato le seguenti proposte:

Proposta 1 
Un ecosistema coeso al suo interno per favorire maggiore integrazione e scambio fra gli attori: creazione di un tavolo di coordinamento permanente da affidare ad un soggetto facilitatore che garantisca l’attività, e per promuovere il confronto internazionale e l’analisi delle attività svolte.
(Presentata da Mario Lupo, Tessa Zaramella – Città Metropolitana di Torino)

 

Proposta 2 IMG-20160415-WA0018
Un ecosistema aperto e attrattivo per connettere l’ecosistema al circuito nazionale e internazionale delle start-up. Elaborazione di una strategia di comunicazione e marketing specifica, supportata dall’organizzazione e l’ospitalità di eventi internazionali di rilievo su questi temi; e l’allestimento di un welcome-desk unico e dedicato per attrarre le start-up.
(Presentata da Laura Orestano – SocialFare, Fabrizio Barbero – Città di Torino)

 

 

Proposta 3
Un ecosistema integrato con le aziende locali per aumentare i capitali a disposizione delle neo-imprese e accrescere il numero di start-up originate da spin-off aziendali. Attività di promozione e matching fra neo-imprese e aziende, e tra atenei e imprese, per la creazione di spin-off aziendali.
(Nicoletta Marchiandi Quatraro – Camera di Commercio di Torino)

Proposta 4
Un ecosistema attento al capitale umano per aumentare il numero, la qualità professionale e il ruolo sociale dei neo-imprenditori attraverso programmi di imprenditorialità nelle Scuole Superiori e nelle Università, professionalizzazione basata sui mentor d’impresa e attività di formazione finanziata anche per il target neo-imprese.
(Mario Montalcini – Réseau Entreprendre, Enrico Gastaldi – Università di Torino)

Proposta 5
Un ecosistema efficace nel business support per favorire il consolidamento delle neo-imprese, tramite servizi mirati per crescere sui mercati e sviluppare l’organizzazione e sviluppo di public procurement a favore delle neo-imprese.
(Marco Cantamessa – Incubatore PoliTo I3P, Giuseppe Serrao – Incubatore UniTo 2i3T)

Proposta 6 
Un ecosistema flessibile sul piano finanziario per differenziare e rendere più flessibili le forme di finanziamento e credito alle neo-imprese attraverso la diffusione di buone pratiche creditizie, il consolidamento di acceleratori locali e reti di business angel, e modelli innovativi di sostegno pubblico alle neo-imprese.
(Corrado Ferretti – PerMicro, Giancarlo Rocchietti – Club degli Investitori)

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Il Gruppo di lavoro ha scelto di formulare proposte che pur prevedendo interventi di natura varia condividono alcune caratteristiche essenziali: la realizzabilità nel breve termine (6-12 mesi) o tutt’al più in 12-24 mesi, costi contenuti per la collettività, valorizzazione degli asset esistenti, non necessitano di un “cambio di sistema” o  interventi straordinari.

PROSSIMI PASSI

A seguito della redazione di questo rapporto, la prossima fase richiede quindi che le raccomandazioni vengano considerate operativamente dalle leadership e che queste valutino se e come ingaggiarsi nel trasformarle in azioni concrete, anche a fronte di decisioni e atti formali, nonché allocazione di finanziamenti. Dopo questo passaggio di sostegno della strategia, potrà seguire l’elaborazione di un piano d’azione fatto su misura, più o meno ampio e omnicomprensivo di quanto indicato in questo rapporto, che indicherà, per quanto possibile, attori, risorse, modalità, tempi e risultati attesi.

 

African Summer School | presentazione il 22 aprile

Il 22 aprile, presso gli spazi di Rinascimenti Sociali, sarà presentata la nuova edizione dell’African Summer School: un corso di business full immersion con un focus specifico sugli stati africani. L’obbiettivo è quello di creare opportunità di lavoro in Africa, e diffondere una nuova cultura per il rilancio del continente.

L’Africa Summer School

Una settimana di lezioni in lingua francese (con traduzione simultanea in italiano) tenute da una decina di docenti ed esperti africani e italiani. Centoventicinque iscritti in tre edizioni, metà afroeuropei e metà italiani. C’è chi arriva direttamente da Inghilterra, BelgioFrancia. Sono neolaureati, cooperanti internazionalilavoratori. L’età media nelle passati edizioni è stata 28 anni.L’incontro del 22 aprile sarà l’occasione per lanciare l’apertura delle iscrizioni alla quarta edizione, 35 i posti disponibili per partecipare alle attività formative a carattere residenziale ospitate da Villa Buri a Verona (29 luglio – 5 agosto). La formazione in aula è seguita da tre mesi di lavoro personale e/o di gruppo: questo periodo consente a chi ha frequentato le lezioni di approfondire i temi trattati o con una tesina, o con un progetto di micro-impresa da realizzare in Africa o in Europa. Al termine di questa fase di autoformazione e studio, i progetti dei partecipanti sono selezionati nell’ambito del concorso interno “Business Incubator 4 Africa”, che mira a premiare le migliori idee imprenditoriali e ad accompagnarle nella realizzazione.

 

I vincitori

Il progetto migliore vince un premio in denaro che varia a seconda delle edizioni da mille a 500 euro, e da un periodo di incubazione presso i partner della scuola. Le proposte premiate negli anni sono:
/ Un progetto dedicato a un metodo innovativo per la conservazione dei pomodori (terza edizione). Il progetto sarà seguito da SocialFare® | Centro per l’Innovazione Sociale.
/ Uno studio di consulenza per l’edilizia ecosostenibile in Ghana (vincitore seconda edizione).
/ Uno stagno per gli allevamenti di pesciLomé, capitale del Togo, dove il consumo di pesce è elevatissimo ma attualmente basato sull’importazione (vincitore prima edizione). Recentemente l’idea di business si è trasformata in impresa, anche grazie all’ingresso nella società di un ex-cooperante veronese. Lo sviluppo dell’idea è stato seguito da Mag Verona, cooperativa di finanza etica.

Novità della quarta edizione

La scuola dimostra la sua solidità, e nella sua quarta edizione si apre a diverse novità:

/ Il master veronese (29 luglio – 5 agosto) sarà immediatamente seguito dalla African Summer School Brussels (7- 13 agosto), in un’ottica di un percorso didattico integrato che punta a coinvolgere nuove città nelle edizioni future, consentendo ai partecipanti a comporre un percorso personalizzato di formazione seguendo diversi moduli.
/ Parte il progetto di e-learning: in dialogo con alcune associazioni di Kinshasa e a N’Djamena sarà avviata la Summer School anche in R.D. del Congo e in Ciad. Per la terza edizione era stato ipotizzata la trasmissione in streaming delle lezioni di Verona, ma i costi eccessivi e la scarsa copertura di rete lo avevano reso impossibile. Tuttavia sono stati registrati tutti gli interventi della terza edizione così da poterle ora replicare nei diversi contesti.

Il programma, e i suoi sviluppi

Evoluzioni che il fondatore dell’African summer school, Fortuna Ekutsu Mambulu (32 anni nato a Kinshasa in Congo, in Italia dal 2002), non avrebbe saputo immaginare nel 2013 quando ha lanciato attraverso una pagina facebook la prima edizione della scuola. Mambulu si occupava della radio della fondazione Nigrizia (Afriradio), e organizzava conferenze e seminari. Nel 2011 organizza l’incontro con Jean Paul Pougala, sulle guerre in Libia e Costa d’Avorio.

I partecipanti alla manifestazione mostrano un tale interesse che l’incontro di un giorno si trasforma in un seminario di cinque. Momenti formali di formazione si alternano a scambi informali. Sono tanti quelli che vogliono ascoltare una voce diversa, quelli che osservando dal margine la storia di un popolo vogliono porsi al centro del cambiamento. Si parla della geostrategia africana: gli errori nell’economia africana, la questione tecnologica, il calcio come mezzo di colonialismo, e la stesura di un business plan. 

Per la seconda edizione in cattedra si alterneranno, nel corso della settimana, due docenti: José do Nascimento e Mawuna Koutonin, rispettivamente docenti di Storia generale dell’Africa e di Afro-business. Lo scrittore Bienvenu Sene Mongaba, con cui scoprire la letteratura africana, si è aggiunto a questi due docenti alla terza edizione in cui si è parlato di Rinascimento Africano. La riflessione così ripercorre la storia generale dell’Africa (dal Neolitico ai giorni nostri), per capire come mai i popoli neri hanno perso l’indipendenza e in quali condizioni si sono evolute le forme di governo dei diversi stati.

Quest’anno il programma prende le mosse dalla filosofia della conoscenza, la razionalità e i saperi dell’africa oggi e ieri. La filosofia sarà inoltre messa in dialogo con lo scottante tema della migrazione, e della diffusione in Europa della conoscenza della cultura africana, in dialogo con una ricostruzione storica della presenza africana nei regni europei. Non mancheranno focus sull’economia africana, e laboratori per la compilazione del business plan.

Per formare degli imprenditori capaci di rispondere alle grandi sfide proposte dall’Africa oggi è necessario combinare competenze geopolitiche e imprenditoriali a una profonda conoscenza della cultura africana, solo allora non si parlerà più di sviluppo economico ma potrà aver luogo il rinascimento africano.

Presentazione dell’African Summer School: invito all’evento del 22 aprile

Un’esperienza unica in Italia e in Europa. Scopri dalla viva voce dei protagonisti il progetto e la sua evoluzione, e ottieni tutte le informazioni per partecipare alla quarta edizione.

L’evento è gratuito, ma i posti sono limitati: per confermare la tua presenza registrati qui!

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Un incontro alla scoperta delle startup torinesi nella sede di Rinascimenti Sociali

Si è tenuto ieri, martedì 12 aprile, presso la sede di Rinascimenti Sociali, l’acceleratore di conoscenza e imprenditorialità a impatto sociale, l’incontro che ha visto la presentazione di alcune delle start-up tecnologiche, sociali e innovative più promettenti dell’ecosistema torinese alla presenza del Sindaco Fassino e di un folto pubblico.

A fare gli onori di casa, Laura Orestano – AD di SocialFare, che ha introdotto le start-up protagoniste dell’evento. Diverse le realtà che hanno raccontato la loro applicazione e idea di business negli ambiti ce vanno dalla salute ai servizi alla persona e alla cittadinanza attiva, passando dall’incontro domanda/ offerta e lavoro, fino al food, al turismo, all’istruzione e ai servizi per i bambini e le famiglie.

Le start-up che si sono presentate al Sindaco e ai partecipanti all’evento

sono state:

  • Laylaki, presentata da FaciliTo Giovani/TSI, progetto d’impresa seguito dal MIP, che si occupa di creazione e produzione di collezioni di moda ispirate alla modest fashion, che concilino in maniera innovativa il design italiano con l’esigenza di un vestiario discreto e non appariscente.
  • Device and Technologies Torino Srl (2i3t) che si colloca sul mercato dei trattamenti radioterapici, sviluppando trattamenti capaci di agire in maniera mirata sulle masse tumorali senza danneggiare gli altri tessuti e mucose.
  • Alveare che dice sì (I3P e Rinascimenti Sociali) una piattaforma per la vendita dei prodotti a km0, che permette agli agricoltori locali di vendere direttamente al consumatore finale, senza alcun intermediario, e al giusto prezzo.
  • Henable (Rinascimenti Sociali), la prima piattaforma interattiva online, completamente dedicata alla ricerca di soluzioni digitali ai problemi che quotidianamente incontrano disabili, anziani e portatori di disagio in genere. In questa occasione si è parlato anche del progetto “Atleti Speciali”, piattaforma di crowdfunding per atleti paraolimpici che sarà lanciata in occasione delle prossime olimpiadi.
  • BioTechWare (I3P) che ha progettato e sviluppato un nuovo sistema di elettrocardiografia, che ha lanciato CardioPad Pro: un dispositivo portatile per la registrazione professionale di elettrocardiogrammi a distanza (ECG) che offre la possibilità di essere messi in diretto contatto con le farmacie.
  • DigifabTURINg (Toolbox) uno speciale braccio robotico programmato per assolvere a diverse funzioni, che unisce la fabbricazione digitali di manufatti all’automatizzazione robotica, interaction design e arte.
  • Foodora (TAG) start-up innovativa per la consegna in bici a domicilio di cibi di qualità che ha debuttato già in diverse città oltre a Torino, che ripone grande attenzione alla parità dei sessi tra i membri della flotta, e che con la sua attivitàsi propone come interlocutore politico nel dialogo con gli enti locali per il miglioramento e l’implementazione di piste ciclabili.
  • GoBimbo (Rinascimenti Sociali) l’app gratuita che consente alle famiglie con bambini di vivere a misura di bambino sia la propria città, che le altre durante in occasione delle gite fuori porta. Immettendo i requisiti su età del bambino, data/ora, posizione da gps o selezionando una zona della città si ottengono risultati già scremati su eventi, corsi e attività in risposta ai dati inseriti, permettendo ai genitori di essere sempre aggiornati su cosa può fare con il proprio bambino.
  • NITO (I3P) start-up dedicata allo sviluppo di veicoli capaci di unire la potenza di una moto monsters con la leggerezza di un Ciao. Esempio significativo di azienda manifatturiera, come attestato dalle collaborazioni strette con le società di produzione del territorio.

Infine Accelerator42 ha parlato della grande risposta dei giovani alla call indetta dal loro acceleratore e delle esigenze delle start-up innovative.

Al termine delle presentazioni il Sindaco ha messo in evidenza come Torino voglia sempre di più rafforzare la propria capacità attrattiva rispetto a realtà innovative, e a rendersi più accogliente per quelle già presenti sul territorio che vogliano sviluppare business innovativi.

Agevolando la nascita e lo sviluppo di realtà come Rinascimenti Sociali – ha commentato Laura Orestano – si vuole dare un supporto concreto alle start-up che rappresentano un attore importante per lo sviluppo economico del territorio, anche dal punto di vista dell’impatto sociale. Riconoscimenti come quello ricevuto da Torino, al secondo posto dopo Amsterdam tra le città più innovative d’Europa, rappresentano il giusto stimolo per continuare in questa direzione e per attrarre risorse fondamentali per innovare”.

Premio Perotto – Zucca | Innovazione e Tecnologia al servizio delle Scienze e della Vita

Il premio Perotto-Zucca si pone l’obiettivo di raccogliere la fortissima spinta all’innovazione proveniente da tutto il mondo tecnologico, facendo leva sulla creatività e genialità dei giovani. Dal 2005 il concorso colleziona proposte provenienti da aziende, gruppi di lavoro o singole persone che si dedicano con passione al mondo dell’informatica a supporto dell’innovazione. Non a caso il concorso è intitolato a Pier Giorgio Perotto e Tarcisio Zucca: inventore nel 1964 del primo “computer personale”, la “Programma 101”, denominata anche la “perottina” il primo;  promotore della sperimentazione di metodi e strumenti nell’informatica gestionale e dell’inclusione a pieno titolo nel mondo lavorativo di persone con disabilità il secondo.

La Premiazione dei vincitori della IX Edizione del Premio Nazionale per l’Innovazione Perotto-Zucca, si è svolta il 6 e il 7 Aprile nell’ambito del Life Tech Forum”: la prima edizione in Italia dell’Evento sui temi dell’E-Health Care e delle Scienze della Vita, che sha avuto luogo presso il CISEF (Centro Internazionale Studi e Formazione Germana Gaslini) a Genova. La giuria, composta da 25 rappresentanti di incubatori di impresa, enti patrocinanti e rappresentanti delle istituzioni universitarie e del territorio, ha selezionato una rosa di 10 idee tra quelle candidate in base a: originalità, innovatività, applicabilità, potenziale impatto sociale ed economico, valore scientifico e/o industriale, attualità e visione futura.

Diversi i premi e le menzioni assegnate: 3 riconoscimenti in denaro per i primi classificati (10.000 euro per il primo classificato, 5.000 per il secondo e 3.000 per il terzo); un premio speciale per il progetto più aderente alla missione della Fondazione ASPHI di promozione della partecipazione delle persone con disabilità in tutti i contesti di vita; menzione speciale Rinascimenti Sociali per la soluzione innovativa a maggior impatto sociale.

Roberta DeStefanis (Systemic Ecodesigner per SocialFare) ed Elena Bologna (Innovation Architect) hanno consegnato le menzioni speciali di Rinascimenti Sociali ai due progetti capaci di generare maggiore impatto sociale:

/ TocTherapy | progetto che si propone di sviluppare un sistema informativo, basato su tecnologie web e mobile, che permette agli utenti di ricevere informazioni sul proprio smartphone da fonti certificate sulle proprie malattie o su quelle dei propri cari, di condividere le proprie cartelle mediche rendendole visibili a diversi specialisti, ad ottenere un reting dei servizi sanitari erogati a livello nazionale, la segnalazione dei centri d’eccellenza per le patologie di interesse, e un aggiornamento costante sulle cure in via di sperimentazione.

/ MindBook | temporary social network sviluppato dall‘Università di Piacenza in collaborazione con la cooperativa sociale Tice (Piacenza). Mindbook consente agli adolescenti autistici o con disabilità psichiche di socializzare anche via web, creando una rete di contatti tra ragazzi e famiglie utile a favorire lo scambio di esperienze e l’apprendimento di uno strumento che oggi tra i giovani è molto popolare, ma da cui spesso questi ragazzi sono esclusi proprio perché fanno fatica ad accedervi